Qual è la posizione ufficiale dei partiti e delle coalizioni sulla nuova amministrazione? La risposta è: boh....
La situazione di confusione locale rispecchia quella nazionale ma un fatto è certo: dal punto di vista dei partiti De Luca è come se non avesse opposizione. Paradossalmente è stato per lui un vantaggio non avere una “sua maggioranza” uscita dalle urne.
A distanza di mesi dalle elezioni centro destra e centro sinistra si presentano speculari rispetto al silenzio ufficiale sulla posizione nei confronti dell’amministrazione.
Prima ancora che di opposizione la domanda è qual è la “posizione” ufficiale delle due coalizioni o dei singoli partiti rispetto alla nuova giunta-
La risposta è: BOH. In realtà, un po' come sta avvenendo a livello nazionale, i partiti sono in fase di liquefazione, con l’aggravante di specificità tutte messinesi.
Da maggio ad oggi è come se si fossero costruite alleanze esclusivamente per le amministrative e che queste siano andate in soffitta sin dai primi giorni di luglio.
In entrambe le coalizioni inoltre non sta emergendo non solo una posizione unitaria o complessiva ma neanche un leader. Ognuno va in ordine sparso ed a trarne vantaggio è stato il sindaco che ad esempio sulla liquidazione Atm (anticamera del Piano di riequilibrio) ha avuto addirittura la maggioranza, compresi due esponenti del M5S. Le assenze pesano, così come i silenzi. Se si creano vuoti c’è sempre chi trova il modo per riempirli.
CENTRO SINISTRA: Il Pd non dà segni di vita da anni. Se l’araba fenice risorge dalle ceneri il Pd è ancora sotto i calcinacci. Finita l’era Genovese ci sono stati 4 anni di commissariamenti che hanno congelato il dibattito. Dall’estate 2017 c’è un segretario provinciale eletto all’unanimità, Starvaggi, ma il congelamento non è finito. Dopo tre sconfitte elettorali non c’è stata una sola presa di coscienza. Tant’è che la definizione migliore l’ha data Giacomo D’Arrigo chiedendo le dimissioni di Starvaggi “ Non può bastare un comunicato ogni sei mesi, che sembra tanto il telegramma che gli emigrati in Australia mandavano per far sapere che erano ancora in vita». Quale posizione ha il Pd rispetto all’amministrazione? Stesso discorso per la coalizione che ha sostenuto Saitta alle amministrative e che ha espresso numericamente il maggior numero dei consiglieri oggi in Aula. Che posizione ha? Al di là dei rapporti che si stanno intessendo tra Navarra, De Domenico e il sindaco De Luca, esiste una posizione ufficiale? Al di là delle frizioni interne al Pd e dei battibecchi tra il gruppo Pd e quello di Libera Me, esiste ancora unità di vedite e d’intenti? E se sì, quali sono? L’unico leader ad occuparsi dei fatti di Palazzo Zanca ed a scriverne quasi quotidianamente è Beppe Picciolo, segretario regionale di Sicilia Futura. Per il resto silenzio.
CENTRO DESTRA: Situazione analoga anche sull’altro fronte. Forza Italia è un’entità astratta. Commissariata dal 2015 da Miccichè da allora non è stata strutturata e non esistono organismi di partito. Lo stesso Miccichè non ha più messo piede a Messina se non in sporadiche apparizioni elettorali. In queste ore i ribelli azzurri all’Ars tornano a contestargli il doppio ruolo di presidente e di coordinatore regionale del partito che praticamente tiene “sott’acqua” da anni. Anche la coalizione che ha sostenuto il candidato sindaco Bramanti non esiste più, si è sfilacciata. Non esiste un solo comunicato stampa ufficiale di Forza Italia che esprima anche solo che idea si abbia dell’amministrazione De Luca. Ogni tanto qualche deputato dice la sua ma è il partito a non esistere. I consiglieri eletti nelle liste Ora Messina e Forza Italia fanno riferimento a Genovese, tranne Ugo Zante che invece è vicino al deputato forzista Tommaso Calderone. Il gruppo della Lega è nato da pochi mesi ed ancora non si è strutturato in città. Infine c’è il caso bizzarro di Caruso, che non ha seguito i colleghi del gruppo nella Lega e che è rimasto nel gruppo “Bramanti sindaco” nonostante Bramanti sia appunto con la Lega. Fratelli d’Italia infine è rimasta fuori dall’Aula ma anche in questo caso tranne sporadici comunicati stampa non si conosce la linea ufficiale del partito nei confronti di De Luca
IL M5S: Più che un’opposizione quella dei 5Stelle finora è apparsa come una serie di no a prescindere. Senza se e senza ma. Le posizioni peraltro non sono apparse nette in più di un’occasione (vedi internalizzazione dei servizi sociali proposta dal M5S a settembre e avversata successivamente) e l’aver abbandonato l’Aula o l’astensione non equivale ad un’opposizione concreta supportata ad esempio da proposte alternative. Due consiglieri intanto (se non 3) non sono poi così granitici quanto si pensava all’inizio.
A conti fatti l’unica opposizione politica reale che finora ha avuto De Luca è stata quella di Cgil e Uil che però sono due sindacati e gli ex amministratori attraverso i due movimenti CMdB e Messinaccomuna che quasi ogni giorno inviano comunicati stampa a difesa di quanto fatto negli ultimi 5 anni.
Silenzi ed assenze pesano, soprattutto in politica perché là dove si creano vuoti c’è chi si affretta a riempirli.
Dietro l’angolo ci sono le Europee e le manovre per le candidature stanno per iniziare. A livello regionale qualcosa si sta già muovendo, soprattutto a destra, mentre la sinistra è impelagata nel rebus primarie. A livello locale è ancora presto, ma se candidature devono emergere non possono spuntare come funghi. Sembra che, in Forza Italia, ci stia pensando il deputato Calderone. Nel Pd tutto è legato alle primarie ma raramente alle Europee Messina ha espresso candidature se non di “servizio”.
Per la Lega nei mesi scorsi si è vociferato il nome di Bramanti ma anche in questo caso è prestissimo. Superato dicembre sarà già clima di campagna elettorale e chi finora ha sonnecchiato avrà amari risvegli.
Rosaria Brancato
Dott.ssa Brancato, ci vuole poco per capire che questi xxxxxxxxxx si sono venduti per un tozzo di pane? Ognuno avrà la sua parte e tutti saranno felici!!!!!!