RFI, i lavoratori della Garibaldi si accingono a protestare

RFI, i lavoratori della Garibaldi si accingono a protestare

Redazione

RFI, i lavoratori della Garibaldi si accingono a protestare

sabato 22 Settembre 2007 - 09:20

Dal prossimo lunedì non verranno garantiti i servizi di pulizia e ristorazione. La contestazione proseguirà ad oltranza

Le acque dello Stretto diventano anche oggi protagoniste di polemiche e proteste.

In una nota della segreteria regionale dell’Or.Sa. si legge, infatti, che la vertenza dei lavoratori della soc. coop Garibaldi, addetti ai servizi di pulizia e ristorazione delle navi RFI, si avvia verso lo scontro frontale dopo la conclusione della gara d’appalto che ha visto vincente la stessa coop.Garibaldi, attraverso la socia “Nettuno Multiservizi a.r.l.-.

E da lunedì 24 settembre i lavoratori effettueranno la loro contestazione non garantendo le proprie prestazioni pur presentandosi regolarmente sul posto di lavoro.

“Come spesso accade in questa città – afferma il sindacalista Mariano Massaro – si cerca di riparare, sulla pelle dei lavoratori, agli errori ed ai buchi economici prodotti da anni di allegre gestioni e interminabili commissariamenti.

Lo scorso 31 luglio, in occasione della protesta dei 45 lavoratori a rischio di licenziamento, il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi consegnò copia della gara emessa da RFI per l’appalto dei servizi, comprendente una chiara clausola sociale a tutela dei livelli occupazionali e del trattamento economico dei lavoratori.

Vinta la gara per la gestione del servizio, la Nettuno Multiservizi ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali l’impossibilità di mantenere occupati tutti i dipendenti in forza alla soc.Garibaldi e ha proposto i consueti tagli o, in alternativa, inaccettabili assunzioni part-time.

In estrema sintesi, l’Appaltatore cessante “soc.Garibaldi- rientra in gioco sotto mentite spoglie e ripropone le annose problematiche di gestione che hanno causato disservizi, disoccupazione e compressione dei diritti dei lavoratori.

Alla riduzione dei dipendenti, corrisponderebbe l’ulteriore calo di pulizia e igiene nei già fatiscenti locali adibiti ai passeggeri e agli equipaggi. Sarebbe compito della Capitaneria di Porto e della Sanità Marittima, spiegare all’utenza com’è pensabile pulire decorosamente una nave nei tempi ristretti della sosta in porto (poco più di dieci minuti)-.

La protesta, fanno sapere i lavoratori, sarà protratta ad oltranza con l’obiettivo di istituire un tavolo di confronto fra l’azienda, i lavoratori e tutte le OO.SS. per stabilire regole certe in applicazione delle tutele previste nella gara d’appalto e garantite da ogni versante istituzionale.

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