Ad esprimere qualche perplessità, di concerto con un gruppo di consiglieri, il deputato all’Ars Roberto Corona(Pdl)
In merito alla costituenda “Unione Valle del Nisi-Area delle Terme“, il cui iter amministrativo e’ in corso, il deputato dell’Ars Roberto Corona (PDL), ha incontrato alcuni amici consiglieri comunali, per concordare una linea politica comune su un condivisibile progetto di sviluppo di massima di quei territori, esprimendo alcune forti perplessità su alcuni aspetti contestuali, peraltro opportunamente evidenziati dalle minoranze consiliari dei comuni di Fiumedinisi, Alì Terme e di un consigliere di maggioranza di Nizza Sicilia.
Le osservazioni in più sedi manifestate da un gruppo di consiglieri, anche
attraverso un documento politico, condivise dall’on. Corona, sono frutto di una
critica costruttiva, mirata a una progettualità solida che liberi il campo da alcuni possibili errori soprattutto in merito all’elaborazione dei punti chiave dello “statuto” che regolerà l’Unione dei Comuni.
E’ proprio lo statuto o meglio la sua bozza, a costituire motivo di contrapposizione politica per il tentativo, tra l’altro messo in atto, che prevede la riduzione della rappresentanza delle minoranze e per la parte relativa alla determinazione dei ruoli, scelte e poteri del Consiglio dell’Unione che deve confermare almeno la stessa percentuale del 40% delle opposizioni. Lo statuto, inoltre, deve stabilire le regole basate su principi democratici per fare scelte e prendere decisioni condivise a favore dei cittadini. Appare strano che, lo statuto, preveda l’individuazione dell’area strategica esecutiva, quindi il cuore delle scelte in merito allo sviluppo socio-economico dei territori in oggetto, senza affidarla alle deliberazioni del “futuro” Consiglio della costituenda Unione che, dopo il suo insediamento e dopo un confronto assembleare approvi il programma amministrativo.
Anche la cosiddetta “Area delle Terme”, possibile volano per l’economia di molti comuni ionici, và’ valorizzata e potenziata, mentre studi approfonditi occorrerebbero per una eventuale direttrice economica che punti sul commercio e sul turismo non in modo vago e generico, ma pianificando e programmando sul territorio un equilibrato e condiviso sviluppo. Questi sono tutti compiti e prerogative degli enti locali interessati, delle loro assemblee e delle loro giunte, ma i Sindaci cui spetta il ruolo di guida devono improntare anche statutariamente nel modo migliore la costituzione di un Ente, tale da potere essere efficace interlocutore della Provincia e della Regione anche per ottenere futuri finanziamenti. Lo sviluppo e l’occupazione si ottiene attraverso scelte moderne ed efficienti, trasparenti e condivise, improntate ad un preliminare confronto politico e democratico tra tutte le parti e i soggetti che insistono su un territorio.
Corona, ha sostenuto che, per dirimere dubbi e contrapposizioni di vedute sulle singole voci dello statuto, potrebbe essere richiesta la preventiva valutazione all’Assessorato agli Enti Locali della Regione Siciliana per un’omologazione con gli statuti delle altre Unioni dei Comuni. Vanno, però, recuperate tutte le occasioni, ha concluso l’0n. Corona, per ripristinare ove mancasse,un canale fecondo di dialogo istituzionale tra la parti politiche dei comuni ionici interessati, al di là dei ruoli esercitati di maggioranza o di minoranza, nell’interesse delle popolazioni rappresentate.