Il sindaco a confronto con i direttori sanitari di Asp, Papardo-Piemonte e Policlinico e col presidente dell'Ordine dei Medici. «Non c'è allarmismo, ma la dotazione prevista non è sufficiente». Ecco il vademecum con gli 8 consigli utili
Niente allarmismi, solo un alto livello d’attenzione. Ma la dotazione di vaccini prevista per la città di Messina non è sufficiente. Queste le prime indicazioni che emergono dal summit sull’influenza “A” H1N1, svoltosi stamani a Palazzo Zanca, presieduto dal sindaco Giuseppe Buzzanca e al quale hanno partecipato Armando Caruso, direttore generale all’azienda Papardo-Piemonte con il direttore sanitario, Eugenio Ceratti; Salvatore Giuffrida, manager dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp); Giuseppe Pecoraro, direttore generale dell’azienda Policlinico -G. Martino- con il prof. Sebastiano Coglitore; il presidente dell’Ordine dei medici, Nunzio Romeo, ed il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Nino Abate; il dott. Salvatore Furnari, esperto volontario del sindaco Buzzanca per i problemi della sanità. L’unità di crisi convocata a Palazzo Zanca ha fatto il punto della situazione dopo il primo caso mortale registrato sabato pomeriggio al Papardo, col decesso di Giovanna Russo.
«Distribuiremo un vademecum ai cittadini e in particolare nelle scuole con i consigli utili», afferma Buzzanca, che spiega come al momento non sia il caso di creare allarmismi buoni solo per generare psicosi. Il problema sul quale il sindaco pone l’accento è un altro: «La dotazione di vaccini prevista per la città di Messina non è sufficiente: si parla di 7 mila e 500 vaccini, ne servono almeno dieci volte tanto. Una richiesta che faremo». Per Buzzanca non si può non considerare «il carattere metropolitano della nostra città e la presenza di flussi turistici notevoli che provengono da Paesi già oggetto di pandemia. Sia il porto, ma anche i poli turistici delle Eolie, di Taormina e dei comprensori nebroidei, determinano infatti un incremento rilevante delle presenze sul territorio». A questo proposito lunedì 28, alle ore 10, a palazzo Zanca, lo stesso tavolo tecnico si confronterà con i sindaci rappresentanti dei sette Distretti coincidenti con gli ambiti territoriali delle ex UU.SS.LL. della provincia, comprendente 108 comuni, e con una popolazione complessiva di circa 632.145 abitanti.
Buzzanca informerà anche il prefetto Francesco Alecci di quanto emerso dall’incontro, per trattare dell’argomento nella prossima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Intanto ecco gli otto consigli utili da seguire come vademecum: 1. Alla comparsa dei sintomi influenzali, non è necessario rivolgersi all’Ospedale, ma invece è utile consultare anche telefonicamente il proprio medico di famiglia, che potrà affrontare al meglio qualsiasi problema. 2. Mantenere una buona igiene personale, lavarsi spesso e sempre le mani dopo starnuti e dopo aver pulito il naso, ventilare spesso gli ambienti chiusi, evitare gli ambienti affollati e l’uso promiscuo di stoviglie, asciugamani ed indumenti con i soggetti provenienti dalle aree geografiche a rischio o che recentemente hanno manifestato sintomi di tipo influenzale. 3. Nel caso dei bambini è importante: pulire bene i loro giochi; insegnare a coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce, far mantenere le mani pulite, fare utilizzare sapone liquido per lavarsi le mani e fazzoletti di carta per asciugarsi. 4. Se avete un episodio febbrile, non allarmatevi, consultate il vostro medico di famiglia. 5. È utile sempre avere in casa del paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan ecc.), farmaco acquistabile in farmacia senza ricetta, che può risolvere l’episodio febbrile in breve tempo. Se invece la febbre dovesse persistere per più di 72 ore, consultate il vostro medico di famiglia per le ulteriori cure necessarie. 6. Non è utile assumere alcun antibiotico che è dimostrato non essere efficace in quanto la nuova influenza è causata da un virus e guarisce completamente con gli antifebbrili come il paracetamolo. 7. Non è necessario praticare alcun test diagnostico per riconoscere il virus della nuova influenza, poiché non ha alcuna utilità ai fini della cura e della guarigione della malattia. 8. La nuova influenza è assolutamente identica come sintomi e decorso all’influenza stagionale, pertanto il riposo a casa ed un sufficiente periodo di convalescenza (almeno 7 giorni dopo la scomparsa della febbre), eviterà le ricadute ed ulteriore diffusione della malattia.
(foto Dino Sturiale)