Incontro all'Hotel Hilton di Portorosa; il Pdl scende in campo...è corsa ai voti, anche in Provincia
Il senatore Nino Strano prosegue la sua campagna elettorale con un appuntamento in Provincia di Messina. Ieri mattina nella sala convegni del prestigioso Hotel Hilton di Portorosa è stato protagonista di una manifestazione alla quale ha partecipato un numeroso stuolo di militanti, dirigenti locali e curiosi.
Ha aperto l’incontro Domenico Nania, che dopo aver dato il benvenuto, ha presentato “l’amico” Strano, descrivendo l’uomo ed il politico, col suo passato impegnato all’Assemblea Regionale, in qualità di Assessore al Turismo ed ai Trasporti, alla Camera dei deputati ed, infine, al Senato.
Hanno fatto seguito brevi interventi del Sindaco della città di Messina, Peppino Buzzanca, il quale ha ricordato l’opera della piscina “Cappuccini”. Successivamente parola il deputato regionale Santi Formica, che oltre a ricordare le Universiadi, organizzate e volute in Sicilia dall’allora Assessore Strano, ha sottolineato che nonostante il candidato sia di origine catanese, il partito dimostrerà compattezza nel sostenerlo, augurandosi di riuscire a dare un segnale forte da parte della provincia di Messina, auspicando di far ottenere un maggior numero di voti in provincia di Messina piuttosto che nella “sua” Catania.
Ha preso, quindi, la parola il candidato, che nell’ultimo anno ha reso ancora più nota la propria immagine, per il festeggiamento a base di mortadella inscenato nell’aula del Senato, il giorno della caduta del governo Prodi.
Aneddoto da lui stesso ricordato, rivendicato, e definito un gesto di “goliardia futurista”; in linea con tanti altri messi in atto da numerosi politici, non ultimo quello del Presidente del Consiglio, Berlusconi, che si faceva fotografare facendo il gesto delle corna al vertice dei Ministri degli Esteri europei di Caceres, ma che – a detta di Strano – hanno avuto la giusta considerazione in alcuni casi e sono stati, invece, strumentalizzati e negativamente fraintesi in altri, come in quello che lo riguarda.
Un breve riferimento è stato riservato alla Legge sulla Sicurezza che ha definito un importante passo per evitare che l’accoglienza e l’ospitalità tipiche della nostra cultura possano dar spazio ad ingressi finalizzati a scopi illeciti, quali il traffico di stupefacenti, prostituzione e violenza.
Concludendo un pensiero all’Europa; una critica per le troppe norme, per la lenta burocrazia, per le poche iniziative che, invece, devono essere prese al fine di realizzare un’ Europa unita, come un unico Stato. Si è quindi congedato con poche e chiare parole “ in Europa c’è molto da fare, ed io lo voglio fare”.