Il ragioniere generale: “Senza le previsioni dei singoli Dipartimenti impossibile predisporre il documento finanziario”. Anche il vicesindaco chiede di accelerare la programmazione economica. Miloro: -Nessuna polemica con Ardizzone. Stiamo già definendo le linee guida del bilancio, che sarà ampiamente condiviso-
La nota di Ferdinando Coglitore, Ragioniere generale del Comune, arriva come un fulmine a ciel sereno. O quasi perché, quando ci sono di mezzo i conti, a Palazzo Zanca non si può mai stare tranquilli.
Anche quest’anno, la fase di preparazione del bilancio di previsione non poteva iniziare (o sarebbe il caso di dire non iniziare) nel modo peggiore. E se si pensa che a suonare il campanello d’allarme non è il consigliere comunale ribelle di turno ma colui che dirige da anni l’Area coordinamento economico-finanziaria dell’Ente, si capisce subito che c’è poco da scherzare.
Con tanto di nota protocollata, inviata il 18 Febbraio all’assessore alle politiche finanziarie, Orazio Miloro, e al segretario generale ,Santi Alligo, e trasmessa per conoscenza al Sindaco Giuseppe Buzanca, agli assessori, al Presidente del Consiglio comunale, Pippo Previti, al Collegio dei revisori dei conti e a tutti i Dipartimenti, nessuno escluso, Coglitore stigmatizza il comportamento dei dirigenti, già “richiamati” con una precedente lettera, datata 18 Dicembre 2009 e rimasta senza risposta.
“Considerato – scrive Coglitore- che, a tutt’oggi, i signori Dirigenti che leggono per conoscenza non hanno ritenuto di dovere comunicare le previsioni di bilancio per l’esercizio 2010, questo Dipartimento si trova impossibilitato a predisporre gli atti propedeutici alla formazione del sistema bilancio”. In pratica, secondo il Ragioniere generale, il documento previsionale d’esercizio 2010 potrebbe essere a rischio: il tempo per l’approvazione del bilancio stringe e senza le indicazioni dei singoli Dipartimenti la strada è tutta in salita.
Grazie al decreto del Ministro dell’Interno del 17 dicembre 2009, che interviene sull’articolo 151 comma 1 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l’anno 2010 è stato differito dal 31 dicembre 2009 al 30 aprile 2010. Ma questa proroga sui tempi di attuazione dell’atto finanziario concessa del Governo potrebbe comunque non bastare.
In questi due mesi abbondanti che ci separano dalla fatidica data del 30 Aprile, il Comune dovrà non solo predisporre il documento economico-finanziario previsionale, facendo quadrare, almeno sulla carta, i conti in base a previsioni (più o meno realistiche) relative alle entrate e alle uscite; ma anche condividerlo in Giunta e farlo arrivare in Consiglio comunale – cui spetterà l’ultima parola – non tralasciando, peraltro, di farlo passare ai “raggi X” della prima commissione consiliare.
Poco più di sessanta giorni tempo che, visti i tempi biblici di Palazzo Zanca e le esperienze del recentissimo passato, saranno certamente oltrepassati. Qualora il bilancio non venisse approvato entro i termini stabiliti dalla legge, su Palazzo Zanca potrebbe incombere lo spettro di un commissario ad acta nominato dalla Regione.
E se Coglitore pressa i dirigenti affinché adempiano in tempi brevi al loro dovere, l’assessore alla cultura e vice-sindaco, Giovanni Ardizzone (nella foto), ha già più volte bussato alla porta dell’assessore Miloro, sollecitandolo ad accelerare i tempi della programmazione economica. Con lettera inviata il 4 gennaio 2010 lo invitava espressamente “ad attivare d’intesa con il sindaco una riunione con tutti gli assessori per la programmazione delle risorse 2010, anche in considerazione degli obiettivi ai rispettivi dirigenti”.
A quattro giorni esatti da questa prima nota, coinvolgendo questa volta anche tutti gli altri assessori dell’Udc – vale a dire Salvatore Magazzù, Franco Mondello, Giuseppe Puglisi e Carmelo Santalco – il vice-sindaco ha inoltrato una seconda lettera indirizzata sia a Miloro che, per conoscenza, anche al sindaco. Oggetto della missiva: “la richiesta di un incontro urgente in ordine alla programmazione delle risorse 2010”.“Essendo iniziato l’esercizio finanziario – si legge testualmente nella suddetta nota – è necessario affidare gli obiettivi ai dirigenti sui cui risultati si effettuerà la successiva valutazione”.
Intanto,da Miloro arrivano tutte le rassicurazioni del caso: -Dal momento delle sollecitazioni di Ardizzone – con cui non c’è nessuna polemica in corso – ad oggi, abbiamo avviato una serie di incontri con i vari assessori e stiamo già predisponendo la bozza del bilancio d’esercizio 2010, sempre in attesa di avere certezza sui fondi che verranno impegnati dalla Regione-.
Nonostante l’intervento da -pompiere- dell’assessore, la presa di posizione di Coglitore e Ardizzone non mancherà di creare scompiglio tra le mura di Palazzo Zanca, che vive una situazione finanziaria drammatica anche a causa di previsioni economiche “sbagliate”. Come quelle, ad esempio, relative alle alienazioni dei beni immobili programmate nel Piano dismissioni allegato al bilancio d’esercizio 2009, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti.
A fronte delle continue spese sostenute dall’Ente, le casse comunali sono sempre più prosciugate e necessitano di liquidità per scongiurare il dissesto economico –finanziario. Pericolo che, secondo molti esponenti politici, è ormai dietro l’angolo.