Anteprima: dalla Provincia nominati il capo di Gabinetto Carbonaro e il segretario generale Spadaro; dal Comune il segretario Alligo e il suo vice Mauro. In serata arriva anche il nome di Taormina: l'assessore al Turismo Italo Mennella
Mentre prosegue il complesso iter deliberativo che dovrebbe portare alla trasformazione del Comitato “Taormina Arte” in fondazione, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista delle polemiche e degli scontri politici, l’asse Buzzanca-Ricevuto, in qualità di rappresentanti, insieme al sindaco di Taormina Passalacqua, dei “Fondatori iniziali” della Fondazione (così come previsto dal nuovo statuto all’art.5), hanno già designato e comunicato i nomi dei soggetti che dovrebbero andare a ricoprire i posti nel Cda.
L’art. 13 del suddetto statuto prevede, infatti, che il Consiglio d’Amministrazione sia composto da 8 membri: il sindaco del Comune di Taormina o suo delegato in funzione di presidente; il sindaco del Comune di Messina o suo delegato; il residente della Provincia Regionale di Messina o suo delegato; due rappresentanti della Regione Siciliana, nominati dall’assessore regionale al Turismo, Comunicazione e Trasporti; tre membri nominati dall’assemblea dei Fondatori privati (in questo momento assenti) e dunque, in sostituzione, dai Fondatori iniziali.
Con atto presidenziale del 23 febbraio scorso, Nanni Ricevuto ha comunicato la nomina, di concerto con i sindaci di Taormina e di Messina, di Antonio Carbonaro (capo di Gabinetto di Palazzo dei Leoni) e di Giuseppe Mauro (vice segretario generale del Comune di Messina), quali membri del Cda “nelle more dei provvedimenti di nomina di competenza della Regione”. Con lo stesso atto, sempre Ricevuto, ha individuato in Giuseppe Spadaro, attualmente segretario generale dell’Ente e componente del Nucleo di valutazione dirigenziale, il componente in sostituzione di quello che avrebbe dovuto essere designato dei soci privati. Santi Alligo, segretario generale di Palazzo Zanca, è invece il soggetto indicato da Buzzanca.
Nomine che potrebbero ampliare la frattura politica tra l’asse Buzzanca-Ricevuto e l’assessore al Turismo Nino Strano (rappresentante di spicco del Pdl Sicilia, in contrapposizione con l’ala “lealista” rappresentata, a Messina, dal sindaco e dal presidente della Provincia). Come ormai noto infatti, la Regione pretenderebbe maggiore spazio avendo finanziato negli anni il Comitato e le attività di Taoarte, mentre la sponda messinese non vorrebbe perdere la “posizione dominante” su un presidio, Taormina Arte appunto, a cui nessuno vuole rinunciare. In tutto questo c’è Taormina, che solo in serata ha sciolto le riserve sul proprio nome: si tratta di Italo Mennella, assessore comunale al Turismo. E’ quanto emerge dal consiglio comunale ancora in corso a Palazzo Corvaja. A questo punto rimane l’attesa anche che la Prefettura dica la sua sul riconoscimento della stessa Fondazione come soggetto giuridico.
Emanuele Rigano