Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto in favore di commercianti e aziende turistiche e di servizi

Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto in favore di commercianti e aziende turistiche e di servizi

Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto in favore di commercianti e aziende turistiche e di servizi

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mercoledì 26 Agosto 2009 - 12:21

Riattivata la l.r. 32/2000. Una buona notizia nel momento più duro della crisi.

La pesante congiuntura economica non dà tregua e l’assessorato regionale al commercio, guidato dall’On Michele Cimino, fa la sua parte. E’ stata, infatti, riattivata, dopo un lungo periodo di stasi, la legge regionale 32/2000, che prevede importanti agevolazioni in favore dei commercianti e delle aziende turistiche e di servizi, operanti in Sicilia.

Particolarmente appetibile per gli operatori è la possibilità di ottenere prestiti d’esercizio a tasso agevolato. Le aziende, possono, infatti, richiedere alle banche convenzionate mutui chirografari dell’importo minimo di 5.164,57 Euro e massimo di 103.291,38 Euro al tasso di riferimento stabilito dalla Comunità europea (attualmente 1,77%)più uno spread massimo di 2 punti. Questo tasso viene decurtato per il 60% dal contributo regionale, concesso proprio ai sensi della legge 32/2000 (70% per cooperative e imprese giovanili). Con questi presupposti, il tasso finito al quale si conclude l’operazione è attualmente pari all’1,5% massimo(per cooperative e imprese giovanili 1,1%). Le condizioni, indubbiamente interessanti, vengono applicate da subito sulla rata di ammortamento del prestito, che ha la durata massima di 48 mesi. Sono previsti, inoltre, sei mesi di preammortamento in cui si pagano solo gli interessi sulle somme utilizzate, in questo caso al tasso di riferimento stabilito dalla Comunità europea. La differenza rispetto al tasso agevolato viene rimborsata all’avvio dell’ammortamento. Possono accedere a questo beneficio anche le imprese neo-costituite.

Con questo tipo di agevolazione possono essere finanziate solo le spese di gestione e tra queste evidenziamo a titolo esemplificativo le scorte di magazzino, le spese per servizi e il costo del personale, compresi i contributi. Le banche sono tenute a verificare la corretta destinazione del finanziamento. Pertanto, i pagamenti vanno effettuati con bonifici operati dagli istituti di credito eroganti sulla base della documentazione contabile (fatture, bollette, F/24 o altro) presentata dai beneficiari.

A sostegno degli investimenti interviene un’altra misura della legge 32/2000, in base alla quale è possibile ottenere finanziamenti, sempre a tasso agevolato, che coprono sino al 75% della spese realizzata, per un importo comunque non superiore a 258.228 Euro. Il tasso agevolato viene calcolato con le stesse modalità previste per il prestito d’esercizio, per cui anche in questo caso l’operazione si chiuderebbe attualmente all’1,5%(per cooperative e imprese giovanili 1,1%). Tra le spese ammissibili sono previste:

a) l’acquisto, la costruzione, ivi compresa l’acquisizione della relativa area, il rinnovo, la trasformazione, l’adattamento e l’ampliamento dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività commerciale;

b) l’acquisto delle attrezzature e il rinnovo degli arredi necessari per l’esercizio

dell’attività commerciale;

c) per un importo non superiore al 25% dell’investimento ammissibile, costi immateriali relativi alla certificazione di qualità, alla tutela ambientale e all’innovazione tecnologica, all’acquisto di programmi gestionali per l’informatizzazione e agli oneri derivanti dai contratti di franchising.

Il finanziamento ha una durata massima di 12 anni, di cui due di preammortamento e può essere coperto congiuntamente o alternativamente:

a) da garanzie reali;

b) da fideiussione bancaria;

c) da polizza fidejussoria rilasciata da società di assicurazioni;

d) da garanzia di consorzio fidi

Oltre ai finanziamenti agevolati sono previsti contributi in c/capitale sino al 30% degli investimenti da realizzare in favore dei cosiddetti esercizi di vicinato e cioè le attività commerciali che hanno superficie di vendita fino a:

-mq. 100 nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti;

-fino a mq. 150 nei comuni con popolazione residente non oltre i 100.000 abitanti;

-fino a mq. 200 nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti).

L’importo massimo del contributo a fondo perduto, cioè da non restituire, non può essere superiore a 20.000 Euro.

Previsto anche il consolidamento sempre a tasso agevolato delle esposizioni bancarie per un minimo di 15.493,71 Euro e un massimo di 258.228,45 Euro, maturate alla data del 30 Giugno 2005, tramite piani di risanamento concordati con gli Istituti di Credito convenzionati.

L’importo finanziabile è comunque il minore fra l’esposizione al 30/06/2005 e l’esposizione al momento della presentazione della domanda.

La durata massima dell’operazione è di 5 anni, oltre un periodo massimo di preammortamento di 6 mesi.

Gli interessati possono rivolgersi alle banche convenzionate oppure alle associazioni di categoria. A tal proposito, la Confesercenti di Messina ha istituito un punto informativo in grado di fornire un adeguato supporto di consulenza alle imprese.

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