Nella Calabria dalla sanità commissariata, Antonio Di Pietro commissaria anche l'Italia dei Valori e attacca duramente il Presidente della Regione, Agazio Loiero

Nella Calabria dalla sanità commissariata, Antonio Di Pietro commissaria anche l’Italia dei Valori e attacca duramente il Presidente della Regione, Agazio Loiero

Nella Calabria dalla sanità commissariata, Antonio Di Pietro commissaria anche l’Italia dei Valori e attacca duramente il Presidente della Regione, Agazio Loiero

giovedì 03 Settembre 2009 - 12:58

Sembra ormai evidente che l'Idv alle prossime Regionali sosterà la candidatura di Callipo, abbandonando il centrosinistra

Di commissariamenti ne conosciamo a bizzeffe negli enti pubblici, nelle istituzioni e in diversi settori della società: la storia del nostro territorio è zeppa di questo tipo di -trauma-. Il triste record appartiene al Comune di Messina, commissariato due volte negli ultimi 8 anni. Ma oggi è commissariato il comune dirimpettaio, quello di Villa San Giovanni, e pochi giorni fa il Ministero ha disposto un quantomai doveroso commissariamento della Sanità in Calabria.

Quella del partito poitico commissariato, invece, è una novità assoluta: l’Italia dei Valori, in Calabria, ha questo primato da oggi, dopo la durissima conferenza stampa di Catanzaro dove Antonio Di Pietro ha annunciato la leadership di Ignazio Messina per la sezione Regionale della Calabria del suo partito, dopo mesi di lotte interne e invidie reciproche tra i vari esponenti dell’Idv calabrese.

Di Pietro ha anche annunciato in modo definitivo e ufficiale il proprio -no-, ribadito con convinzione, all’appoggio elettorale all’on. Agazio Loiero per le elezioni Regionali del prossimo marzo e ha attaccato duramente l’attuale presidente della Regione: -denunciamo il tentativo di impedire la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica, – ha detto il leader dell’Italia dei Valori – la legge elettorale deve eliminare lo sfarinamento ma non si può attuare l’esclusione degli avversari. Abbiamo saputo – ha proseguito il leader di Idv – che oltre allo sbarramento al 4 percento, si potrebbe arrivare anche a uno lo sbarramento di coalizione, che noi contestiamo totalmente e che serve solo a impedire a una fetta importante della popolazione calabrese di essere rappresentata. Questo è immorale, incostituzionale e antidemocratico – ha detto, infine, Di Pietro – e se lo dovessero fare li sfideremo perchè non ci fa paura lo sbarramento al 15%. Terzi non arriveremo noi, ma il centrosinistra-.

Intanto il commissario Messina dovrà indicare i sub-commissari Provinciali, -che guideranno il partito fino alle elezioni- come ha detto Di Pietro.

Il commissariamento è stato deciso dopo che gli organismi nazionali del partito hanno ascoltato le varie posizioni, tra le quali quella del coordinatore regionale Aurelio Misiti, che era favorevole alla ricandidatura alla presidenza della Regione di Agazio Loiero. -Comprendiamo che nell’Idv – ha detto ancora Di Pietro – ci siano idee diverse, ma le politiche territoriali devano avere un’identità di fini ed obiettivi. Il commissariamento non è un defenestramento, ma un’azione politica. Misiti – ha proseguito Di Pietro che ha incontrato i giornalisti insieme agli europarlamentare Luigi de Magistris, Pino Arlacchi ed al consigliere regionale Maurizio Feraudooggi non è qui con noi per un grave problema di salute di un familiare ma è come se fosse qui. Riconfermo la stima per Misiti e ci aspettiamo da parte sua il massimo impegno-.

Il commissariamento della sanità in Calabria è giudicato anche da Di Pietro -necessario e doveroso per riportare trasparenza ed efficienza, anche contabile ed è improponibile che venga affidato a chi ha provocato il dissesto come avvenuto, vergognosamente, in altre regioni. Di sanità in Calabria si muore. La sanità calabrese è malata e quando la malattia arriva alla fase terminale bisogna tagliare la parte malata, a cominciare dalle teste. C’è la responsabilità politica di chi era ed è al governo della Regione e non ha risolto ma aggravato i problemi. Sappiamo che sarà proposto un piano dell’ultimo minuto. un piano che non ha valore perchè chi lo propone non ha titolo politico-.

Il commissario, ha poi spiegato Di Pietro, -deve essere una persona terza e indipendente che abbia un consenso visibile dei calabresi. Ma la cosa piu’ importante è che sia messo in condizione di usare tutti gli organi per l’accertamento, compresa la polizia, al fine di verificare la trasparenza del settore e fare piazza pulita di quel sottobosco che c’è. Noi un’idea l’abbiamo, se saremo chiamati daremo il nostro contributo-.

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