Ventitré esercizi siciliani resteranno chiusi, per un periodo che va dai tre ai tredici giorni tra i primi di ottobre e i primi di novembre, perché sorpresi dai funzionari dell’Agenzia delle entrate a non emettere scontrini o ricevute fiscali per tre volte consecutive.
Svariate le attività coinvolte tra le province di Catania, Messina e Trapani: vendita al dettaglio di confezioni per adulti, di frutta e verdura, di carni e prodotti a base di carni, commercio ambulante di alimentari, parrucchieri, drogherie, salumerie, drogherie, pizzicherie, panetterie, bar e
caffè, ristoranti. Chiuso anche un esercizio di commercio al dettaglio di confezioni per adulti a Soverato, in provincia di Catanzaro, che rientra nella competenza della Sicilia poiché il
titolare risiede a Messina.
Sale così a 190 il numero complessivo di esercizi commerciali chiusi nell’isola a seguito dei provvedimenti sanzionatori per la violazione dell’obbligo di emettere gli scontrini fiscali.