Con il passare delle ore nuovi dettagli emergono sulla presunta maxitruffa commessa da società che fanno capo all’imprenditore agrumicolo ed ex consigliere comunale di Capo d’Orlando Luciano Milio. Al momento la truffa ammonterebbe a tre milioni e mezzo di euro, mentre 15 sono le persone indagate, 16 le imprese coinvolte nell’inchiesta condotta dalla Procura di Patti sui finanziamenti ottenuti dallo Stato e dall’unione Europea da parte delle aziende incriminate. La magistratura aveva già chiesto il sequestro di beni per l’ammontare del finanziamento erogato dallo Stato ma era stato respinto dal gip. Ora il Tribunale del Riesame ha dato ragione alla Procura di Patti e stamani i Carabinieri e gli uomini del Nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno congelato le quote di supermercati e società facenti capo a Milio. Già lo scorso 28 settembre i Carabinieri avevano posto i sigilli ad una parte del villaggio turistico -La mia valle- di S.Gregorio a Capo d’Orlando. Tutto era iniziato nel 2004 con una denuncia di Legambiente secondo la quale la struttura alberghiera sorgeva su terreni destinati inizialmente ad uso agricolo e trasformati con una trasformazione della destinazione da parte del comune di Capo d’Orlando e dell’assessorato regionale al Territorio. Così facendo Milio avrebbe ottenuto finanziamenti regionali grazie ad una legge che incentiva la trasformazione di aziende agricole in aziende agrituristiche.