Esasperati, i camionisti propongono: perché non costruire una sopraelevata dal Molo Norimberga a Tremestieri?

Esasperati, i camionisti propongono: perché non costruire una sopraelevata dal Molo Norimberga a Tremestieri?

Esasperati, i camionisti propongono: perché non costruire una sopraelevata dal Molo Norimberga a Tremestieri?

venerdì 19 Ottobre 2007 - 08:04

-Tra autostrade piene di cantieri e scioperi dei lavoratori marittimi, la nostra attività è pressoché paralizzata-

Qualcuno ha mai pensato di realizzare una sopraelevata tra il Molo Norimberga e Tremestieri? Non è fantascienza, ma solo la proposta di un autotrasportatore che, ieri pomeriggio, era in coda insieme ai suoi colleghi sul Cavalcavia. Il blocco delle navi della Caronte ha scatenato una serie di paure: prima fra tutte, cosa accadrà al prossimo sciopero? Come si comporteranno i conducenti di tir?

La chiusura del tratto di autostrada calabrese, in vigore dall’1 ottobre, aumenterà l’afflusso dei mezzi agli imbarchi di Villa San Giovanni e, di conseguenza, di Messina? Attualmente, i lavoratori devono fare i conti con la riqualificazione della cosiddetta Salerno-Reggio Calabria. L’autostrada deve essere messa in sicurezza secondo la normativa CEE, quindi costruendo la corsia d’emergenza. “Da Scilla a Gioia Tauro, hanno spiegato gli autotrasportatori, è stata ridotta una carreggiata rallentando così la nostra attività. Da Sant’Elia a Bagnara, la percorrenza si normalizza perché entrambe le carreggiate sono fruibili-. Ma anche quel tratto, prima o poi, dovrà essere interessato dagli interventi. Ad agosto, in previsione dell’esodo estivo, avevano riaperto la corsia nord di sorpasso, mantenendo accessibile tutta la carreggiata sud. Adesso, quella è di nuovo bloccata per far transitare solo gli addetti ai lavori, mentre, sulla corsia di marcia, si viaggia a doppio senso. Una manutenzione che non si avvicina affatto ai criteri europei.

“Il vero problema è che non siamo difesi dagli esponenti di categoria-, continuano i camionisti.

“Non possiamo combattere da soli contro il Ministero delle Infrastrutture-. E’altrettanto vero che il Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, si era ribellato alla mossa avventata di Antonio Di Pietro. Ma “non si possono bloccare i cantieri già aperti-, ha affermato l’ANAS. “E’ inutile polemizzare su un progetto che già esisteva e che aveva un suo lotto-.

Delusi dalla risposta dei vertici aziendali, i protagonisti della strada che vivono questa realtà quotidianamente, giorno e notte, non vogliono appellarsi neanche ai sindacati. La Conftrasporti potrebbe essere l’unica sigla ma non ha referenti regionali molto presenti.

“Chiediamo solo di snellire i tempi di percorrenza-, ricorda un conducente di tir. “Un mese fa, ci hanno proposto di prendere come riferimento il porto di Gioia Tauro e di imbarcarci da lì per Messina. Questo per superare via mare il tratto invaso dal cantiere. Poi, hanno suggerito Milazzo al posto di Messina. I Milazzesi, però, si sono mostrati contrari perché già sopportano il traffico degli imbarchi delle Eolie-.

“Forse, basta organizzarsi-, insiste il lavoratore.“Bisogna evitare di arrivare a proteste paralizzanti come quella della Caronte. Traghettiamo fin qui almeno tre volte a settimana toccando varie province della Sicilia in poche ore. Anche noi non vorremmo bloccare i cittadini e non restare imbottigliati. Bisognerebbe creare alternative. Ecco l’idea della sopraelevata. Del resto, avete accettato il tram che ha rovinato il centro urbano-.

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