Gestivano il traffico di droga nei quartieri di Minissale e Provinciale. Dopo sei mesi di indagini ed intercettazioni telefoniche i Carabinieri della Compagnia Messina Sud la notte scorsa hanno arrestato nove persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta degli incensurati Giovanni Di Paola, Benito Taglieri, Consolato Campagna, Tindaro Caminiti e Domenico Leonardi e di Goffredo Tortorella, Vincenzo Burrascano, Vincenzo Costantino e Giuseppe Papa, questi ultimi già noti alle forze dell’ordine. Caminiti e Leonardi hanno ottenuto i domiciliari.

A dare impulso alle indagini il ferimento di Di Paola avvenuto a Bordonaro il 24 aprile dello scorso anno. Il ventiquattrenne fu gambizzato con tre colpi di pistola. Un avvertimento da parte dei clan della zona sud per intimargli di non invadere il mercato dello spaccio di droga. Le intercettazioni telefoniche permisero ai Carabinieri, coordinati dal capitano Manuel Scarso, di scoprire un gruppo di spacciatori che operavano con il sistema mano a mano sfruttando la loro condizione di incensurati che gli permetteva di evitare i controlli degli investigatori. L’attività fruttava qualcosa come 4000 euro a settimana per ciascun pusher anche perchè, oltre alle droghe tradizionali il gruppo aveva introdotto sul mercato cittadino lo skunk, un tipo di sostanza sconosciuta nel messinese. Si tratta di una droga molto più potente della marijuana estremamente gradita soprattuto dai più giovani. In alcune occasioni è stato sequestrato anche il popper, sostanza liquida formata da cocaina, hashish ed anfetamine varie. Nel corso delle perquisizioni è stata sequestrata in casa di Leonardi anche una pistola giocattolo calibro 9.

(Nella photogallery l’immagine degli arrestati)