La Fisascat Cisl, lancia l'allarme lavoro nero

La Fisascat Cisl, lancia l’allarme lavoro nero

La Fisascat Cisl, lancia l’allarme lavoro nero

lunedì 05 Novembre 2007 - 10:25

La Fisascat Cisl lancia l’allarme e l’appello per affrontare con determinazione e incisività lavoro nero, evasione contributiva e fiscale e l’illegalità esistente nel settore del commercio, del turismo e servizi.

-Un fenomeno talmente grave – afferma il sindacato – sia nel capoluogo che nei principali centri abitativi della provincia, che è divenuto insopportabile per migliaia di giovani e meno giovani, costretti a sottostare a condizioni di sottosalario, alla mancanza del rispetto dei minimi contrattuali e della

copertura previdenziale. Una situazione insostenibile dal punto di vista etico e socialmente insopportabile per la difficoltà che registrano le famiglie di arrivare alla fine del mese.

La Fisascat Cisl chiede un intervento permanente e non episodico di controllo del lavoro nero e dei minimi contrattuali sul territorio.

Intervento supportato da strutture di monitoraggio sul territorio (strumento simile all’Osservatorio già istituito dal Prefetto di Messina Alecci per gli appalti delle pulizie) finalizzate a interventi preventivi e repressivi del fenomeno attraverso un’azione coordinata e congiunta degli Enti Ispettivi

(Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro e forze dell’ordine).

La conferma che si sta creando una forma di economia illegale sta nel fatto che anche in significativi investimenti nel settore del turismo, del commercio e dei servizi, i rapporti di lavoro si basano sulla ricattabilità dei lavoratori, spesso giovani, impiegati nella quasi totale elusione dei

diritti contrattuali e di legge.

“Un fenomeno – affermano il Segretario generale della Fisascat Cisl di Messina, Pancrazio Di Leo e i segretari Francesco Rubino e Mario Iannello – che va arrestato perché ha effetti devastanti sul territorio, specie nella provincia di Messina dove anche grandi investimenti non producono benefici

occupazionali e di sviluppo locale, permettendo a intermediari o pseudo-imprenditori di entrare nel mercato non per le capacità finanziarie e gestionali ma grazie a complicità sul territorio. La Segreteria della Fisascat – proseguono Di Leo, Rubino e Iannello – ha deciso di avviare una

campagna di denuncia alle Autorità competenti e di informazione tra i lavoratori e sul territorio, ribadendo che per debellare il lavoro nero è necessario applicare anche nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, la Legge 123/2007 che prevede, in caso di presenza di lavoratori

irregolari o di reiterate violazioni in materia di riposi e superamento dell’orario massimo settimanale di lavoro, la sospensione dell’attività lavorativa-.

La Fisascat Cisl inoltra al Prefetto di Messina la richiesta di farsi carico di coordinare l’azione sul territorio e aprire un confronto con tutte le Associazioni del settore interessate a sconfiggere l’economia illegale e il lavoro nero. A tal fine, la Fisascat Cisl ha programmato, per i prossimi

giorni, una iniziativa che coinvolgerà i vertici nazionali, regionali e provinciali.

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