-Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. E’ stata una giornata storta, non ci è andata bene nulla e non siamo mai stati in partita-. Non cerca alibi Nello Di Costanzo, visibilmente amareggiato nel dopo partita. Difficile giustificare una prova così opaca, come quella che ha determinato la sconfitta interna per 2-0 con il Vicenza: -Lanciavamo la palla avanti e loro arrivavano per primi, sul piano del palleggio ci hanno surclassato come quando si gioca al torello. Insomma una serata da dimenticare. Aggiungiamo il gol subito all’ultimo minuto del primo tempo e l’espulsione di Zanchi ed ecco spiegata la sconfitta-. Di Costanzo difende, invece, alcune discutibili scelte di formazione come l’impiego dall’inizio di Bernardo e Stendardo: -Bernardo a sinistra ha giocato spesso e l’anno scorso in quella posizione a Martina ha fatto anche dei gol. Stendardo l’ho preferito a Giosa perchè loro avevano in avanti due lunghi come Sforzini e Serafini e poi perchè Giosa aveva qualche acciacco da smaltire. Purtroppo però quando si perde le scelte sono tutte sbagliate. D’Aversa? Coppola e Pestrin sono in forma ed è la coppia di centrali di centrocampo che ultimamente è andata meglio. Comunque non credo che usciamo ridimensionati da questa partita. Dobbiamo sapere che qualche volta dovremo subire gli avversari. Ciò che conta è non mancare mai sul piano della grinta e dell’agonismo. Oggi è successo e siamo stati salvati da un Manitta superlativo-. Ma la palma del più scuro in volto va al direttore generale Sergio Gasparin (nella foto) ex del Vicenza e vicentino di nascita: -Preferisco evitare qualsiasi commento -sbotta Gasparin- è stata una prestazione così brutta che non merita parole. Non mi è piaciuto assolutamente nulla e l’unica cosa che mi va di dire è chiedere scusa ai nostri tifosi. Posso aggiungere che per me rimane inspiegabile una prestazione del genere solo tre giorni dopo l’ottima prova di Bari. Comunque alla squadra ho già fatto sapere negli spogliatoi il mio punto di vista. Ma non è finita perchè ne riparleremo domani-.