Fino a 4 anni fa era un mini autodromo, poi la concessione alla società che lo gestiva non fu più rinnovata perché il rumore delle macchinine infastidiva i residenti. Oggi il silenzio è assordante, il rumore ha lasciato spazio all’abbandono, ai rifiuti e agli atti vandalici.
Quando lo scorso anno fu realizzato il prolungamento della pista ciclabile si pensò a far diventare quest’area un parcheggio, ma poi la proposta cadde nel vuoto.
Secondo l’attuale Piano di utilizzo del Demanio marittimo la destinazione d’uso per quest’area è quella sportiva e non può essere cambiata, ma allora cosa si aspetta per darla in concessione a una società e metterla in salvo dai vandali?
Silvia De Domenico
Ma se a Messina anche le cose semplici diventano difficili…. Siamo governati da incapaci.
Bastava limitare l’uso dell’autodromo ad orari non quantificabili come di disturbo.
Ad esempio, dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
La verità è che a nessuno dei capoccioni interessava
Gli orari del mini autodromo erano assolutamente in regola con le norme….sembra che i pochi residenti a cui l’autodromo dava fastidio erano padre di…mamma di…. parente di….
Magari migliaia di persone neanche facevano caso al rumore dal mini autodromo, bastano poche persone con qualche firma giusta, quella che conta, per eliminare un impianto di eccellenza internazionale, che ha ospitato i mondiali.
Ricordo che il mini autodromo, in prossimità della spiaggia, non ha nelle vicinanze nessun complesso edilizio, solo lidi estivi, locali ed alcune ville realizzate in prossimità della spiaggia….
Sono d’accordo con MessineseAttenta su tutto. Ennesima struttura caduta dapprima in disuso e successivamente nell’oblio e nella devastazione. E pensare che ospitò un campionato mondiale, qualche anno fa… Un nuovo, triste esempio di come tutto marcisca, a Messina. Se a questo aggiungiamo, da quel che ho capito, che nella spiaggia adiacente si è piazzata una colonia di zingari con i loro camper, il quadro è completo. Viva Messina, viva la democrazia, viva il progresso (sono sarcastico, per chi non l’avesse capito…).