Reggio: stabilizzati i lavoratori lsu/lpu

Reggio: stabilizzati i lavoratori lsu/lpu

Reggio: stabilizzati i lavoratori lsu/lpu

sabato 03 Aprile 2010 - 11:24

Erano 650 pochi anni fa, adesso dal Consiglio Comunale è arrivato il 'via libera' alla stabilizzazione degli ultimi 115

Il Comune di Reggio Calabria s’è finalmente liberato del problema dei lavoratori precari, grazie all’approvazione in consiglio comunale della Fonazione per i servizi alla persona che, interamente partecipata dal Comune, servirà ad estinguere in maniera definitiva il bacino dei lavoratori lsu e lpu.

Proprio questi lavoratori avevano dato vita a forti proteste nei giorni scorsi, addirittura minacciando di lanciarsi dai balconi di Palazzo San Giorgio proprio la scorsa settimana.

Ma adesso il Comune è riuscito a risolvere il problema dando finalmente certezze e stabilità a chi, fino a ieri, viveva con l’incubo quotidiano di finire in mezzo a una strada, dopo un’agonia di oltre 15 anni.

A fare il punto della situazione sul provvedimento è il portavoce del Pdl in Consiglio comunale Bruno Ferraro, che insieme ai consiglieri di maggioranza Massimo Ripepi e Daniele Domeo, aveva redatto la proposta di stabilizzazione firmata dai sindacati il 25 marzo dopo tante polemiche.

«Era una promessa fatta dal sindaco fin dallo scorso dicembre e deliberata a urne chiuse per evitare strumentalizzazioni elettorali», ha dichiarato proprio Bruno Ferraro, sottolineando «un modus operandi diverso da chi nei 30 giorni precedenti le elezioni ha inaugurato reparti ospedalieri con stanze vuote o dighe da terminare senza acqua potabile. Una parte dei 115 lsu/lpu saranno stabilizzati nella Fondazione, unica nel suo genere nel Centro-Sud, totalmente costituita e partecipata dal Comune che gestirà i ricoveri riuniti e altri settori sociali strategici per le fasce deboli della città. Quindi alla politica del dire ancora una volta abbiamo contrapposto la politica del fare. Abbiamo ereditato nel 2002 ben 650 lsu/lpu assunti con progetti negli anni (dal 1995 al ’98) e dal 1995 al 2002 sotto la gestione del centrosinistra non è stato stabilizzato nessuno. Anzi nella delibera n° 1 del 10/01/2001 il destino riservato dall’Amministrazione comunale dell’epoca ai 650 precari da loro creati, era quella delle micro-imprese o delle cooperative sociali. Con pazienza e con atti fatti non in occasione di campagne elettorali, l’Amministrazione Scopelliti ha stabilizzato dal 2002 a oggi ben 500 precari nelle società miste e all’Atam. E con la delibera approvata svuotiamo il bacino dei precari creati da altri. Siamo particolarmente contenti che gli stessi sindacati che 6 mesi fa definivano la nostra proposta di stabilizzazione degli ultimi precari nelle partecipate -una vergogna- e una -macelleria sociale- indicando al pubblico ludibrio gli estensori della stessa, hanno firmato l’accordo con l’Amministrazione sulla medesima proposta, in data 25 marzo. Con buona pace di chi nel sindacato ha utilizzato la vicenda per scopi elettorali restando clamorosamente trombato, oggi si chiude una vicenda emblematica di come viene interpretata la politica. Da una parte la sinistra che crea precariato e ne utilizza la disperazione per scopi politici ed elettorali contro la destra, la quale poi governando si deve fare carico dei guai prodotti da irresposabili che giocano sui bisogni della gente, precari che in passato ma anche nel presente hanno rappresentato bacini elettorali, politici e sindacali destinati a svuotarsi come i loro creatori».

E’ quindi polemico, Ferraro, che non risparmia nessuno e prosegue: «questa è la verità storica del precariato nel comune di Reggio Calabria svuotato dalla capacità ma anche dalla fermezza di Scopelliti, che mai, al contrario dei suoi avversari, ha inteso promettere cose impossibili ai precari ma assieme agli assessori Canale e Minasi ha sempre lavorato in silenzio lontano da assemblee parolaie e mediatiche per risolvere, come ha fatto, definitivamente il problema. La maggioranza del centrodestra ringrazia, inoltre, il direttore generale Franco Zoccali per l’impegno profuso e la grande capacità di mediazione dimostrata in occasione delle numerose trattative, riuscendo a coinvolgere tutte le forze sindacali. La conclusione positiva della vicenda – conclude il portavoce del Pdl in consiglio comunale – deve fare rifletter anche chi usa l’arma dell’offesa e della denigrazione come mezzo di lotta politica e sindacale».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007