Forte malessere epsresso a causa dei tagli operati dall'assessorato regionale alla sanità
L’assemblea dei lavoratori del presidio ospedaliero di Mistretta ha fatto emergere uno stato di forte malessere per i tagli operati dall’Assessorato Regionale alla Sanità che di fatto privano i cittadini dell’hinterland mistrettese del polo materno infantile, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini a cui vengono sottratti servizi essenziali. A ciò si aggiungono i tagli operati su specialistiche particolarmente importanti quali cardiologia e traumatologia, in un territorio, peraltro, di particolare peculiarità rispetto alla sua collocazione orografica.
Secondo i sindacalisti appare alquanto strano l’operato del Manager dell’ASP di Messina che da un lato emana disposizioni di servizio per tagliare pezzi di sanità pubblica e dall’altro lato ancora non procede all’attivazione di quanto previsto dallo stesso Decreto Assessoriale ed in particolare il PTA (Presidio territoriale di assistenza) da allocare all’interno del Presidio Ospedaliero e posti letto tecnici per l’OBI (Osservazione Breve Intensiva).
L’Assemblea dei lavoratori all’unanimità ha deliberato lo stato di agitazione del personale, dando il via ad una serie di iniziative che debbono coinvolgere i cittadini e soprattutto i rappresentanti politici locali e del distretto socio-sanitario di Mistretta. Le organizzazioni sindacali di Cisl e Uil chiedono inoltre un urgentissimo incontro alla Direzione Generale dell’ASP ed al Sindaco del Comune di Mistretta – Capofila, al fine di fare completa chiarezza sul destino dell’Ospedale, alla luce anche di quanto si “sussurra” su una probabile esternalizzazione gestionale del Presidio Ospedaliero.