Come documentato fotograficamente le iniziative possono essere ottime, ma senza continuità e controllo si rischia di svuotarle dei loro validi contenuti.
Se l’adozione è finita si dovrebbero levare le targhe, se l’adozione continua si dovrebbe arredare lo spazio, se non è possibile proseguirla a causa del ripetersi di atti vandalici si dovrebbe intensificare la sorveglianza.
In ogni caso perché non valutare a monte la reale opportunità di concedere in adozione questo spazio o, in alternativa, di richiedere un intervento più utile per la collettività.
L’aiuola sarà pure piccola ma potrebbe essere indicata a rappresentare i limiti dell’attuale gestione del verde urbano concentrata prioritariamente sul centro città a scapito delle zone periferiche notoriamente aree maggiormente bisognose di riqualificazione.
Invece di continuare a mettere fioriture stagionali a Piazza Unione Europea o ingolfare lo spartitraffico di Corso Garibaldi con specie non adatte oppure eseguire trattamenti alle palme tanto inutili quanto costosi non si potrebbero finalmente concludere i declamati lavori di riqualificazione delle 50 Piazze, aprire finalmente la Villetta di S. Licandro, programmare gli interventi di gestione del verde prevedendo una proiezione almeno annuale?
La risposta è già nota:
“non ci sono i soldi!”
Ma a questo punto sorgono due quesiti che non riguardano solo la gestione del verde urbano:
1)Ma è proprio vero che non ci sono i soldi?
2)Se, dopo tutte le promesse della campagna elettorale, non si è in grado di reperire risorse che cosa ci state a fare all’Amministrazione?
Immediato ed altrettanto prevedibile il tormentone con il quale si cercherà di fugare queste rimostranze:
“La colpa è di chi c’era prima di noi!”
A questo punto sorge spontanea la madre di tutte le domande:
“Ma se negli ultimi dodici anni per dieci anni, direttamente o indirettamente, ci siete stati voi al governo della città, a chi vi riferite?”