Brutte notizie per i cittadini messinesi, e non solo: la tari potrebbe diventare più salata. Con una lettera recapitata al Comune di Messina lunedì 7 gennaio, la Sicula Trasporti– società che gestisce la discarica di Catania, sito dove finiscono i rifiuti di Messina e quelli di tanti altri comuni siciliani – ha comunicato al nostro e agli altri enti interessati che verrà sospesa la tariffa ridotta e ripristinata la tariffa ordinaria, pari a 107 euro a tonnellata, con un aumento di circa 10 euro a tonnellata.
L’incremento dei costi per le casse del Comune sarà inevitabile, e di conseguenza anche per il portafoglio dei messinesi. «Il rincaro potrebbe incidere per circa 1 milione di euro in più all’anno» commenta il presidente di Messinaservizi Bene Comune, Pippo Lombardo.
La rimodulazione della tariffa viene spiegata dalla società catanese con il ripristino dei tempi ordinari di trattamento, che tornano ad essere di 21 giorni, e non più 15 giorni in applicazione delle precedenti ordinanze presidenziali .
«Considerato – scrive la Sicula Trasporti – che, come previsto dai DDG 1380 del 20/11/2018 e DDG 1608 del 12/12/2018, il ciclo di biostabilizzazione è stato ripristinato alle condizioni ordinarie di 21 giorni, si comunica che dal giorno 01/01/2019, verrà applicata la tariffa ordinaria pari ad €/ton 107,74».
La società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti per conto dei comuni siciliani ha inviato ai vari enti anche copia della convezione da stipulare entro e non oltre il 31 gennaio.
In questa fase, Messinaservizi ha deciso di prendere tempo e non applicare la tariffa secondo le nuove disposizioni della Sicula Trasporti, attendendo sviluppi anche a livello regionale. Il piano finanziario della società di Palazzo Zanca al momento dunque non ne terrà conto.
Per quanto riguarda il dettaglio delle tariffe tari che i messinesi dovranno pagare nel 2019 , nel corso della riunione del Cda che d è svolta nel pomeriggio, il dirigente comunale Romolo Dell’Acqua ha chiesto di poter approfondire alcuni aspetti legati al piano finanziario, che – come noto – costa 2 milioni in più rispetto allo scorso anno. L’obiettivo dell’amministrazione De Luca è quello di evitare che i messinesi possano trovare butte sorprese nelle bollette, ma – al di là delle buone intenzioni – bisognerà far quadrare i conti. Per sapere se, ed eventualmente di quanto, verranno incrementate le tariffe, bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
Il sindaco Cateno De Luca fa sapere dalla sua pagina Facebook di aver definito insieme ai dirigenti « la strategia attuativa del contrasto all’evasione ed elusione tributaria». Il suo motto è sempre lo stesso: «pagare tutti per pagare meno». Sarà davvero così?. Chi vivrà vedrà…
DLT
che schifo !!!! aumento del 14% in una citta’ ultradisaggiata del profondo sud, isolata da tutto , con il 98% di persone disoccupate , senza lavoro e senza reddito .Meno male che siamo una delle regioni a statuto speciale e gli stessi amministratori comunali che dovrebbero difenderci invece ci massacrano di tasse .Poichè Catania cittadina dimenticata del profondo sud è la piu povera del sud italia e la gente non ha piu da mangiare e tante famiglie vivono per strada allora aumentiamo ancora la tari del 14% .Mentre a Bruxelles è gratis fino a 3 metri cubi circa 3000kg
( https://www.arp-gan.be/it/)