È stato presentato e proiettato presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca Il pittore e la Santa, film indipendente scritto da Nino Giordano e diretto da Biagio Cardia, e patrocinato dal Comune di Messina e dalla Città Metropolitana.
L’evento ha subito un cospicuo ritardo a causa di un problema tecnico riguardante un cavo, e nell’attesa Nino Giordano ha intrattenuto il pubblico con un ampio intervento che ha spaziato tra storia e attualità: “Si parla molto di cultura, ma la vera cultura porta benessere economico e sociale. Il nostro progetto arricchisce la città attraverso il racconto di due figure di grande spessore del passato. Nel 400 la nostra città era all’avanguardia in tutti i campi”. Giordano ha poi continuato a parlare della storia di Messina passando al secolo successivo a quello in cui si svolgono le vicende narrate dal film: “Nel 500 Messina era un centro nevralgico per la coltivazione e il commercio della seta; questo per ricordare che abbiamo avuto eccellenze in vari settori, anche se non ce ne ricordiamo. Con la cultura si può effettivamente dare un segno della nostra presenza; la cosa importante è essere uniti, perché se ognuno guarda solo al proprio orto o al proprio ruolo, non riusciremo a trasmettere niente”. Infine, ricordando Giorgio La Pira e Salvatore Quasimodo, Nino Giordano ha rivolto ai più giovani l’invito a aprire le braccia alla cultura e al piacere di imparare.
Trovato finalmente il cavo, e arrivati gli assessori Pippo Scattareggia e Vincenzo Trimarchi, ha avuto inizio l’evento. “È molto importante valorizzare due figure storiche della nostra città” ha dichiarato Scattareggia nel proprio breve intervento, per poi lasciare a Trimarchi, a sua volta estremamente sintetico: “Non vorrei parlare tanto di Antonello, conosciuto praticamente dappertutto, ma di Santa Eustochia. Quest’opera è anche uno strumento per condividere il nostro patrimonio religioso”. I due assessori hanno poi salutato i presenti e raggiunto il sindaco per adempiere ai propri doveri istituzionali.
“Biagio Cardia e Nino Giordano, con tanto impegno, ci hanno trasmesso l’orgoglio di essere messinesi” ha detto Agata Midiri, presidente dell’associazione culturale Zanclea, “Oltre ad Antonello e a Santa Eustochia ci sono tantissimi messinesi che meriterebbero di essere riscoperti e tirati fuori dall’oblio”.
Anna Maria Tripodo è intervenuta in rappresentanza della città metropolitana: “Grazie ad Antonello tanti scorci di Messina sono esposti in tutto il mondo. Questo è solo uno dei motivi per cui il film di Cardia e Giordano va sostenuto; la città Metropolitana lo ha fatto prestando una serie di abiti d’epoca utilizzati durante le riprese”.
Il pubblico, numeroso nonostante la giornata insolitamente fredda per i canoni messinesi, ha poi potuto assistere alla proiezione del film, che verrà riproposto lunedì prossimo al PalaCultura.