Il film “L’avvisatore del terremoto” proiettato la sera prima del terremoto

Il film “L’avvisatore del terremoto” proiettato la sera prima del terremoto

Vittorio Tumeo

Il film “L’avvisatore del terremoto” proiettato la sera prima del terremoto

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venerdì 28 Dicembre 2018 - 00:18
CURIOSITA'

Domenica 27 dicembre sera di centodieci anni fa al Teatro Vittorio Emanuele si stava tenendo una rappresentazione dell’Aida diretta dal Maestro Franco Paolantonio e interpretata dalla soprano ungherese Paola Koraleck e dal tenore Angelo Gamba. Ma quella fatidica sera non tutti erano andati a teatro ad assistere all’opera di Verdi.

In città, infatti, un’altra opera, un film muto per l’esattezza, veniva offerta alla visione del pubblico nella sala del Cinema Italia, gestito dai fratelli Saitta di Lipari. Uno spettacolo di livello culturale certamente imparagonabile all’Aida, ma dal titolo incredibilmente (non senza una sfumatura dai toni inquietanti) profetico.

La storia non parlava infatti della bella figlia del Re di Etiopia, bensì di uno strano e bizzarro inventore che aveva costruito uno strampalato marchingegno per conoscere in anticipo l’arrivo dei terremoti. Lo spettacolo in programma si chiamava, nemmeno a dirlo, “L’avvisatore del terremoto” ed era, come si è accennato, un film comico muto. Una coincidenza che, a distanza di più di un secolo, non smette di mettere i brividi. Quasi a voler avvisare veramente e mettere in guardia i messinesi presenti dal terremoto, a voler dire “scappate, sta per arrivare!” e a metterli in allarme e in allerta dal finimondo che poche ore dopo avrebbe travolto la città dello Stretto e i suoi abitanti.

Dell’avvenuta rappresentazione cinematografica si ha testimonianza diretta dal racconto del giornalista messinese Vincenzo De Fichi, all’epoca dei fatti poco più che bambino, che quel giorno era presente alla proiezione della pellicola ma anche da una cartolina postale facente parte di una collezione privata che riproduce proprio la foto della locandina pubblicitaria del film scattata alla viglia del terremoto, che reca la seguente didascalia: "MESSINA – Manifesto di rappresentazione cinematografica della sera 27-12 II num. programma. Avvisatore del terremoto!"

Tornando al tema del film, se oggi, con le moderne ed avanzate tecnologie si registrano imperfezioni in fatto di previsioni sismiche, con il mantenimento di un margine di approssimazione ancora estesissimo, più di cento anni fa la fantasia di uno sceneggiatore aveva dato vita al personaggio di un inventore che aveva escogitato un vero e proprio “avvisatore di terremoto”, una sorta di astruso marchingegno per prevedere l’arrivo dei cataclismi. Pare che la strana macchina fosse costituita da un insieme di piccoli campanelli sensibilissimi al minimo movimento, al punto che tintinnavano continuamente. Dopo infiniti falsi allarmi, lo scienziato decise di ignorare gli scampanellii e ritirarsi a letto. Come il protocollo letterario di una buona sceneggiatura comica richiede, nel film il terremoto si verificò ma lo strampalato inventore riuscì a salvarsi.

I messinesi lasciarono il cinema oltremodo divertiti, ignari della tragedia che di lì a poche ore si sarebbe consumata distruggendo la città. Una bella risata di gusto e a casa, per poi, probabilmente, non risvegliarsi mai più, uccisi dalla manifestazione più inquietante della furia devastatrice della natura.

Vittorio Tumeo

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