Al suo personale “miracolo di Natale” l’assessore ai Finanziamenti europei Carlotta Previti ha iniziato a lavorare fin da agosto quando la Città Metropolitana di Messina rischiava di vedersi definanziare gran parte dei progetti Pon Metro 2014-2020 e perdere fiumi di risorse preziose. Il 2 agosto infatti risultavano liquidati meno di due milioni di euro su un monte di 83 milioni e mezzo complessivi per 24 progetti presentati dall’amministrazione Accorinti e assegnati circa 100 mila euro. Fino all’insediamento della giunta De Luca infatti si registrava un avanzamento finanziario minimo, pari a al 3.21% dell’intero programma e per di più rappresentato esclusivamente da progetti sponda.
Una situazione critica che aveva fatto precipitare la Città Metropolitana tra le ultime del Pon Metro e aveva spinto l’autorità garante ad annunciare all’assessore Previti, che si era appena insediata, il serio rischio di vedersi tagliati i finanziamenti per i progetti che non erano in fase di avanzamento: carte alla mano praticamente tutti.
Nei 4 Assi sui quali si basa il Pon Metro infatti nessun progetto era arrivato alla fase degli impegni giuridicamente vincolanti tranne i bus elettrici e gli interventi di re-lamping.
“Noi abbiamo rivoluzionato tutti i progetti ed entro il 31 dicembre non solo siamo riusciti a presentare spese certificate ma siamo finiti ai vertici della classifica, e ci giochiamo il primo posto con Napoli e Bari– spiega soddisfatta l’assessore Previti– Da agosto a dicembre si è passati da una spesa rendicontata di 99 mila euro ad una spesa rendicontata di 14 milioni e 600 mila (ben oltre l’obiettivo prefissato di 13 milioni e 800 mila) passando quindi dalla percentuale del 3% al 106%”.
Il tutto, sottolinea, senza avere il supporto tecnico esterno ma potendo contare sugli straordinari staff degli uffici del Comune, coordinati dall’ingegnere Giacomo Villari. E li ha ringraziati nominandoli uno per uno perché senza la squadra non si va lontano.
Con numeri simili non è affatto escluso che Messina ottenga anche i 5 milioni di premialità previsti dal Pon Metro. Una scommessa che a settembre l’assessore Carlotta Previti annunciò a Tempostretto (leggi qui) spiegando la filosofia della rimodulazione dei progetti (leggi qui) e che ha portato i suoi risultati visto che il nuovo assetto è arrivato in porto e che a febbraio partiranno i cantieri, dal momento che Palazzo Zanca ha già anticipato le somme alle imprese.
“Dal 26 giugno ad oggi il grafico che illustra la situazione di Messina è tutto in ascesa- ha poi spiegato Villari– E dirò di più, mentre Napoli e Bari hanno puntato tutto su pochi progetti Messina è riuscita a presentare avanzamenti di interventi in tutti e 4 gli Assi.”
SITUAZIONE AL 27 DICEMBRE 2018
– Ammessi a finanziamento n. 17 su 24 interventi per un importo complessivo di € 62.195.002,08 pari al 72,12% così distinti per ASSI:
1. Asse I Agenda Digitale: 6 interventi ammessi a finanziamento per un importo di € 13.355.518,60 che rappresenta il 100% degli interventi.
2. Asse 2 Energia-mobilità 7 interventi su 8 ammessi a finanziamento per un totale di € 23.701.540,08 che rappresenta il 74,85% dell’intero Asse.
3. Asse 3 Inclusione Sociale” 2 interventi su 4 ammessi a finanziamento per un totale di € 10.267.965,12 pari al 48,51% dell’intero Asse.
4. ASSE 4 – Infrastrutture per l’Inclusione Sociale 2 interventi su 3 ammessi a finanziamento per un totale di – € 14.054.978,28 pari a 74,80% dell’intero Asse”.
Nonostante le perplessità dell’autorità garante del Pon Metro quindi il 27 dicembre sono stati ammessi a finanziamento 17 progetti sui 24 totali per un importo complessivo di 62 milioni 195 mila euro pari al 72,12% della somma finale (83 milioni di euro). Il target da raggiungere entro fine dicembre è stato rispettato per il 106% dal momento che la spesa rendicontata è di 14 milioni 668 mila (l’obiettivo era 13 milioni e 800), e la spesa certificata in Commissione europea è di 10 milioni e mezzo di euro. Carlotta Previti ha dalla sua una notevole esperienza accumulata negli anni per l’intercettazione dei Fondi europei e delle risorse extra comunali, ma l’apporto degli uffici del Comune è stato fondamentale tenendo in considerazione i tempi strettissimi e la difficile condizione di partenza.
GLI ASSI
Nell’ASSE 1 si è puntato sulla SMART CITY per il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani. Il progetto ME-SMART (oltre 5.555.00,00 euro) consentirà, attraverso l’utilizzo di sensori e di una control room, di applicare soluzioni “intelligenti” per migliori servizi urbani (monitoraggio rete idrica, ambiente con il controllo delle discariche abusive, traffico e sicurezza urbana). Per la realizzazione di tale progetto è stata siglato un Accordo di Programma con l’Università di Messina. Il progetto Agorà è stato rivoluzionato: rappresenterà il portale di marketing territoriale delle imprese del territorio e del Brand Me I’Messina e sarà uno strumento operativo di promozione commerciale, dinamico e di enorme visibilità. Urbamid plus 1 rappresenta il portale integrato per l’urbanistica e i lavori pubblici e sarà integrato con il dipartimento attività produttive, patrimonio e mobilità e servizi sociali. Impleme 1.450.000,00 di euro consentirà la creazione di un Ufficio che sarà in grado di gestire tutte le entrate del Comune in grado di lavorare su una unica banca dati.
Nell’asse 2 sono stati mantenuti i progetti per i bus elettrici e quelli di re-lamping per la pubblica illuminazione. Il progetto principale riguarda la mobilità sostenibile nella zona nord con la Promenade ( mantenuto anche il progetto su di mobilità dolce di Ganzirri ma richiederà più tempo).
Nell’asse 3 Servizi di inclusione sociale è stato eliminato il progetto sull’alfabetizzazione dei Rom e depotenziato Strada facendo. Si è puntato sul progetto Spazia dotandolo di 10.750.000,00 euro da destinare alla costituzione di un Fondo per gli affitti e la mediazione sociale per Arisme. Il progetto Way 8.000.000,00 è stato rimodulato il contenuto prevedendo spese a favore del trasporto disabili e dell’erogazione di sussidi borse lavoro per le famiglie dei disabili senza reddito.
L’ASSE 4 ha portato alla costituzione di un Fondo Unico per acquisto alloggi di oltre 13 milioni di euro in dotazione ad Arisme. È stata prevista inoltre un’azione di recupero e rifunzionalizzazione di immobili pubblici per attività di rivitalizzazione sociale ed economica nei villaggi periferici della città in aree degradate e a forte rischio di emarginazione sociale con la creazione di start up sociale nel territorio per un importo di euro 4.734.498,79.
Rosaria Brancato
Non posso che fari i complimenti alla sig,ra Carlotta Previti per essere riuscita a raggiungere ottimi risultati – la sig.ra Previti è una professionista e specialista del settore con lunga esperienza – Ha saputo organizzare e valorizzare le professionalità del personale interno del Comune (senza insultare nessuno)- Adesso ci aspettiamo una fase operativa di pari valore.
La musica è cambiata non penso serva aggiungere altro. Complimenti.0
Certo, già riuscire a spendere i soldi assegnati è un grande passo avanti, chissà che la prossima volta non si riesca anche a fare progetti utili. Con tutti i problemi di Messina, l’ultimo è l’esigenza di diventare una smart city. Basterebbe non avere strade piene di buche, montagne di spazzatura ed i mille altri problemi. Ma occorrerebbe individuare delle priorità e fare un piano strategico, che sia alla base delle richieste di finanziamento. Invece vengono fatti progetti all’ultimo minuto come nel caso del PON, scoordinati e che poi sono cambiati in fase di escuzione. E nessuna attenzione a monitorare a posteriori l’effettivo impatto, che non è quello di spendere soldi, ma di risolvere i problemi della città. Ma questo è chiedere troppo.