MESSINA – Ancora un rinvio, l'ennesimo. Era atteso per ieri il via libera alla Valutazione ambientale strategica sul nuovo Piano regolatore portuale. E invece, quella della Commissione Vas, è stata un'altra riunione interlocutoria e tutto è stato rinviato al prossimo 14 gennaio.
Salta, così, l'obiettivo di avere approvato il piano entro fine anno. Un'attesa decennale, che si protrae ancora, nonostante non siano giunte altre osservazioni oltre a quelle alle quali si è già adempiuto, con la riduzione delle volumetrie e l'esclusione dal piano delle aree della Marina Militare.
"Dispiace molto per il rinvio – dice il segretario generale dell'Autorità Portuale, Ettore Gentile -. Noi abbiamo fatto tutto il possibile e non ci resta altro da fare. Abbiamo dato seguito a tutti gli adempimenti di tipo tecnico e amministrativo. Ora dipende tutto dalla Regione".
A questo punto, non resta che sperare nel via libera il 14 gennaio. Poi ci sarà ancora un ultimo passaggio al Cru, il Consiglio regionale urbanistico, che dovrà approvare definitivamente il piano con la firma del presidente della Regione.
Sarà un via libera decisivo per rivedere il rapporto della città col mare, in particolare, ma non solo, nella Zona Falcata. Lì, al momento, sono in corso le indagini per il piano di caratterizzazione, che sarà presentato ai primi del 2019 e dovrà essere approvato dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Solo allora si potrà sapere quanto la zona falcata è inquinata e quanti fondi saranno necessari per la bonifica, opera necessaria prima di ogni riqualificazione.
Altra area chiave la rada San Francesco, che dovrà essere chiusa al traffico navale e riconvertita nel 2021, cioè non appena si completeranno i lavori in corso per il nuovo porto di Tremestieri. E ancora, dopo l'approvazione del piano regolatore portuale, potrà essere pubblicato il bando per la gestione del quartiere fieristico. La Messina dal futuro, nel suo rapporto col mare, passa da qui.