Per i rappresentanti sindacali Foti e Settineri non sono stati rispettati gli impegni presi che avrebbero dovuto salvaguardare gli interessi dei lavoratori

Per il Consorzio Autostrade Siciliane non è proprio un periodo felice. Ne tornano a parlare i segretari sindacali di Filt Cgil e Sil, Pino Foti e Antonio Settineri, che in occasione dell’ultimo incontro di febbraio avuto alla regione, affermano di essere stati rassicurati rispetto al ritorno della piena operatività dell’Ente, in primis con il riassetto del personale in forza e l’ampliamento dei disoccupati. Ma così non è stato.

“Non v’è dubbio – scrivono i rappresentanti sindacali – che l’impugnativa operata dal Commissario dello Stato, di quel provvedimento normativo poi votato dall’ARS, ha di fatto impedito il raggiungimento degli obiettivi, ma le successive azioni che l’assessorato intende porre in essere vanno in tutt’altra direzione e, soprattutto, puntano ad eludere i problemi dei lavoratori che a vario titolo hanno rapporti con l’ente, attraverso l’impiego di personale esterno, sia quello del Dipartimento della Funzione Pubblica dell’Amministrazione Regionale o peggio ancora quello possibilmente reclutato con apposito appalto di servizio”.

Foti e Settineri, pur affermando di comprendere le difficoltà “derivanti dallo scontro politico vergognosamente giocato sul consorzio e dalle restrittive normative sul pubblico impiego messe in campo dal Governo Nazionale” non sono più disposti ad accettare passivamente la situazione e chiedono dunque un nuovo incontro. In attesa i sindacati proclamano però lo stato di agitazione del personale.