Seminario Sviluppo sostenibile e Biodiversità: -Tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio siciliano-

Seminario Sviluppo sostenibile e Biodiversità: -Tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio siciliano-

Seminario Sviluppo sostenibile e Biodiversità: -Tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio siciliano-

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sabato 09 Aprile 2011 - 11:06

La Sicilia non sarebbe -in regola- con le direttive dell'Unione europea. Entro il 2015 piani e strategie di tutela territoriale.

Si è tenuto stamattina, al Salone delle Bandiere del Comune di Messina, il Seminario “Direttive acque uccelli ed habitat strumenti per lo sviluppo sostenibile e la conservazione della Biodiversità” organizzato dall’Associazione Cea Sicilia (Centri per l’educazione Ambientale della Sicilia).

Un appuntamento rivolto a studiosi , agronomi, architetti geologi ed esperti ambientalisti per parlare di “sviluppo sostenibile e tutela del territorio” ma soprattutto rivolto alla gente comune spesso a contatto con i problemi ambientali solo davanti ad eventi “catastrofici”.

Il Seminario è stato trasmesso in diretta dalle ore 10,00 alle 12,00 su Radio Messina International.

Durante l’incontro si è discusso di “Strumenti di pianificazione e conservazione della biodiversità nelle aree protette: integrare le tre direttive per superare la complessità” con l’Architetto Maria Cecilia Natalia dell’Ispra di Roma. Sono intervenuti al seminario inoltre: l’architetto Elena Mirenda Componente della Commissione Urbanistica del Comune di Messina sul tema “ Quale ambiente domani”; il professore ingegnere Salvatore Cartarrasa Project Manager Cetgana dell’Università di Catania sul tema “Pianificazione dei siti Natura 2000 e delle aree protette in Sicilia”; il Progessore Giuseppe Lo Paro , direttore del Dipartimento di biologia Animale e di ecologia Marina dell’Università di Messina; il professore Vincenzo Piccione , presidente Criea dell’Università di Catania sul tema “Integrazione fra gli obiettivi di tutela delle Aree protette, siti Natura 200, Zone Ramsar e di corpi idrici”; l’architetto Luca D’Amico, presidente della Commissione Vinca del Comune di Messina sul tema “Il progetto architettonico alla luce del piano di gestione (SIC ZPS); l’ingegnere Andrea Polizzi , presidente dell’Associazione Ingegneri Ambiente e territorio della Regione Sicilia Aiat Sicilia sul tema “Sostenibilità nell’uso della risorsa idrica” ; l’ingegnere Raffaele Cucinotta , responsabile Usitec del Comune di Messina sul tema “Il sistema informativo Territoriale Comunale per l’analisi ambientale”. Relazione conclusiva del Dottore Giuseppe Maria Amato assessore del territorio e dell’ambiente della Provincia di Messina e socio della Cea sicilia che ha spiegato il ruolo dell’Associazione in ambito regionale.

“Attenzione all’uso del territorio con un’attenta informazione e conoscenza alla popolazione civile”, questo lo scopo primario dell’incontro di oggi. la biodiversità in questo momento rappresenta una ricchezza soprattutto in relazione alle catastrofi naturali che recentemente hanno colpito il territorio mondiale ma non dimenticando gli alluvioni e le i dissesti idogeologici che negli ultimi anni hanno martoriato la provincia di Messina. Le catastrofi spesso sono causa di una scarsa conoscenza dei territori e di una superficialità nella valutazione delle zone “a rischio”. L’amministrazione comunale sta revisionando l’attuale piano regolatore sulla base di un nuovo piano dell’assetto idrogeologico.

In generale “terra acqua e aria” sono i tre elementi per una nuova filosofia dell’ambiente e la legislazione è l’unico modo per pianificare e programmare l’ambiente. La zona di Messina, che si estende da Capo Peloro a Fiumedinisi, è stata oggi valutata sulla base delle Direttive emanate dall’Unione Europee: secondo la “Direttiva habitat” per la tutela delle aree naturali la Provincia di Messina dispone di 240 mila ettari di habitat allo stato naturale che vanno tutelati; la “Direttiva Uccello” sottolinea che l’area Capo- Peloro Tremestieri è un’area di importanza strategica per le gli uccelli ed è necessaria un’uniformità di gestione dell’area riducendo caccia di specie rare, cattura e vendita nel mercato clandestino; la “Direttiva in materia d’acqua” propone invece che bisogna raggiunger entro il 2015 uno stato ecologico di qualità prendendo in considerazione i seguenti parametri: l’acqua non è un prodotto commerciale ma un patrimonio comune; la fornitura idrica è un aspetto di interesse generale; la politica delle acque deve considerare anche la fragilità delle coste.

In Sicilia paghiamo il prezzo di un’enorme lentezza di applicazione delle normative anche in ambito ambientale. Secondo recenti studi la Sicilia non sarebbe conforme alle direttive UE. In particolare nel 2010 gli obiettivi di conservazione della biodiversità sono falliti. A questo punto è necessario pianificare elementi di intervento per la buona gestione del territorio. “Biodiversità, aree protette e pianificazioni” sono gli elementi chiave che sinergicamente possono contribuire a migliore la situazione attuale in previsione del 2015.

Il Seminario sulla biodiversità è stato promosso dalla Cea Sicilia una rete di associazioni che da due anni opera nel territorio siciliano nel campo della promozione, del sostegno e della diffusione della cultura, dell’educazione ambientale e della sostenibilità. L’obiettivo dell’associazione è favorire negli individui, singolarmente ma anche in gruppo, la “consapevolezza e l’attenzione verso il proprio territorio”. Per raggiungere gli scopi prefissati l’associazione provvede a: la realizzazione di iniziative di formazione e sviluppo in rapporto con Enti o reti di Enti; la messa in rete di informazione e confronto delle esperienze; la promozione di attività economiche eco-compatibili; la promozione e gestione di fattorie didattiche; la progettazione assistita per le istituzioni scolastiche in materia ambientale; la realizzazione di percorsi scoperta e campi studio, la diffusione di attività connesse a nuove forme di autonomia energetica per la riduzione degli sprechi; la collaborazione con istituzioni universitarie e strutture di ricerca; la promozione di un apprendimento che interessa l’intero arco della vita. Sito internet www.ceasicilia.it

“Una particolarità della Cea- ha dichiarato l’assessore Amato- è quello di essere una rete di grandi e piccole associazioni composta da specialisti ma anche da gente comune che vive il territorio”. “ Ciò che abbiamo notato –continua Amato- è la scarsa conoscenza dell’ambiente se non in virtù di terremoti o alluvioni. La nostra Associazione mira ad un approccio multiplo alle tematiche ambientali che parli bene del territorio e soprattutto che parli per tempo evitando allarmismi”.

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