Il prelato ha acquistato una fornitura di arredi sacri da un finto rappresentate che dopo aver intascato 2mila euro di anticipo non ha mai consegnato la merce. Nella rete dei raggiri anche un 41enne che pensava di aver comprato una microcar e un 51enne che invece ha speso 1689 euro per un'apparecchiatura medica mai ricevuta

Tre truffatori sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri di Sant’Agata Militello che hanno scoperto una serie di raggiri nell’hinterland nebroideo. Tra le vittime c’è anche il parroco di un paesino vicino Capo d’Orlando. Il prete era stato contattato da un uomo che presentandosi come rappresentante di una ditta di arte sacra, poi risultata inesistente, aveva convinto il prelato ad acquistare una fornitura di arredi sacri. Il prete fidandosi dell’uomo gli aveva anche consegnato un buon anticipo di due mila euro in due distinti assegni. Peccato però che la merce non era mai arrivata a destinazione. Dopo la denuncia del prelato, il finto rappresentante è stato denunciato dai carabinieri per truffa.

Nel campionario dei truffatori scoperti dai militari di Sant’Agata di Militello, c’è anche un messinese che a Naso è riuscito a farsi consegnare 1.689 euro per l’acquisto di un’apparecchiatura medica in precedenza contrattata e mai consegnata ad un 51enne che aveva acquistato la merce dopo una televendita. E per finire la carrellata delle truffe, un 41enne di Caprileone, pensando di concludere un affare, aveva acquistato su un sito internet una micro car per 3.500 euro. Aveva anche inviato la somma al venditore trovato sul web, ma quest’ultimo dopo aver riscosso l’importo, non ha mai inviato la micro car. Anche in questo caso i carabinieri hanno individuato il venditore denunciandolo per truffa.