Domenica 10 febbraio, alle 18 andrà in scena alla Chiesa di S. M. Alemanna, per l’introspettiva sul tradimento della sesta edizione di Atto Unico lo spettacolo Caino. Homo Necans, I Capitolo della Trilogia dei Traditori o Portatori di colpa.
Lo spettacolo, la cui drammaturgia e regia sono di Auretta Sterrantino,ha debuttato nel 2016 per la rassegna del ridotto del Vittorio Emanuele, curata da Ninni Bruschetta.
A interpretare i fratelli biblici saranno rispettivamente: Michele Carvello, nel ruolo di Abele e Giacomo Lisoni, in quello di Caino, entrambi attori diplomati all’Accademia di arte drammatica (ADDA) dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. La scenografia è di Giulia Drogo, Valeria Mendolia ha curato il riallestimento. Le musiche originali sono di Vincenzo Quadarella. Assistente alla regia è Elena Zeta; le foto di scena sono di Federica De Francesco. La produzione è di QA-QuasiAnonimaProduzioni.
Lo spettacolo è frutto di uno studio sulle figure di Caino e Abele a partire dai testi: Kain di Friedrich Koffka, Caino di José Saramago, e Caino di Mariangela Gualtieri. “A queste letture – dichiara Auretta Sterrantino – se ne devono aggiungere altre più generiche relative alla Bibbia, alle pratiche religiose, ai riti di purificazione, letture sulla colpa e il peccato, letture fondamentali come Da Dioniso a Cristo. Conoscenza e sacrificio nel mondo greco e nella civiltà occidentale di Giuseppe Fornari, Elogio dell’ombra di Jorge Luis Borges e chiaramente la Commedia di Dante e Homo Necans. Antropologia del sacrificio cruento nella Grecia Antica di Walter Burkert. Ho iniziato ad accarezzare l’idea di questo testo leggendo Saramago e mi sono decisa a metterlo in scena leggendo Koffka e le critiche mosse al suo testo e alla sua messinscena. Dante mi ha convinto di essere nel giusto e che il tema meritasse uno studio più lungo, nel tempo e nei soggetti. Da qui l’idea che Caino faccia parte di una trilogia dedicata ai portatori di colpa o al tradimento insieme a Giuda e Gesù”.
Lo spettacolo sarà seguito da una tavola rotonda, in cui si dibatterà con artisti e pubblico sulle tematiche sollevate durante lo spettacolo stesso. Interverranno insieme agli artisti: Vincenza Di Vita, docente di drammaturgia, critico teatrale, direttore dell’Osservatorio Critico di QA-QuasiAnonimaProduzioni; Carmelo Carvello, docente di Teologia e studioso di Filosofia, arciprete coordinatore dell’equipe diocesana nissena per il Ministero della Guarigione e dell’Esorcismo; Berardino Palumbo, professore di Antropologia presso l’Ateneo di Messina, autore di numerose pubblicazioni di rilevanza internazionale in ambito culturale, con specifici interessi per rituali, religioni, istituzioni e politica.