Il giorno dopo è quello della polemica. Gioveni (III Quartiere): intervenga il prefetto
Chi può stupirsi di quanto successo sul viale Europa? Di un episodio che in una città metropolitana dovrebbe far gridare allo scandalo e che invece viene accolto quasi come una fatalità inevitabile, come un qualcosa che “prima o poi doveva accadere”. Già ieri Massimiliano Minutoli, consigliere Udc del III Quartiere, ha parlato di episodio «prevedibile». Oggi Libero Gioveni, collega del gruppo Misto, rincara la dose. E sciorina una cronologia di eventi che fa rabbia. 26 luglio 2007: una voragine si apre improvvisamente nella corsia mare-monte di viale Europa in prossimità dell’incrocio con il viale San Martino. 5 dicembre 2008: un tratto di strada sprofonda in via Gerobino Pilli (che come il viale Europa è un torrente coperto), poco sopra il controviale lato sud dove tra l’altro lo scorso anno si sono registrate anche delle autentiche “piene” della condotta fognaria che funge anche impropriamente da rete delle acque bianche. 26 maggio 2009: un’altra voragine si apre sul viale Europa in corrispondenza del bivio per Bisconte. Fino a quanto accaduto ieri, 16 aprile 2011: un“cratere” si forma nella corsia monte-mare in prossimità dell’Ospedale Piemonte. «Se a tutti questi crolli – afferma Gioveni – si aggiungono anche i continui avvallamenti e i vistosi cedimenti che in più punti dell’arteria si sono registrati nel tempo, non c’è proprio da dormire sonni tranquilli». Gioveni non ha risparmiato, negli anni, gli uffici di Palazzo Zanca dell’invio di note, denunce, interrogazioni e ordini del giorno per richiedere l’adozione delle necessarie misure di sicurezza in tema di viabilità e protezione civile. Su Facebook, racconta, ha raccolto 1.700 adesioni, focalizzando poi l’attenzione «sulle più che mai necessarie verifiche statiche della struttura portante dell’impalcato che proprio nelle ultime settimane sono state eseguite dalla facoltà d’ingegneria dell’Università di Messina, ma i cui esiti ancora inspiegabilmente non sono stati resi pubblici alla cittadinanza».
«Ed è evidente – continua Gioveni – che i cittadini hanno il diritto di sapere se possono ancora percorrere il viale Europa in totale sicurezza, così come non deve assolutamente costituire un alibi il fatto che la voragine di ieri sia presumibilmente riconducibile alla rottura dell’ormai obsoleta condotta fognaria presente sull’arteria, perché lo schiacciamento della sede stradale a pochi metri dal crollo non può essere considerato affatto soltanto un caso. E che dire dei tir che transitano a tutte le ore facendola in barba alle fasce orarie d’interdizione? Perché in tal senso i controlli sul viale Europa da parte della Polizia Municipale sono quasi sempre una “chimera”? Insomma, nell’attesa del potenziamento degli approdi di Tremestieri, nell’attesa della nuova e fondamentale ordinanza sull’ecopass, nell’attesa del completamento degli svincoli, sul viale Europa non si può rischiare di morire. Ed è anche per questo motivo che un autorevole intervento del prefetto si rende a questo punto necessario».