Il Comitato, in attesa della decisione del governatore, non esclude un ricorso al Cga
La decisione del Tar di Catania (che ha rigettato la richiesta di sospensione del provvedimento di sospensione del referendum del 16 dicembre) non è affatto la parola fine alla querelle sulla costituzione del nuovo Comune Montemare.
A chiarirlo è l’avvocato Filippo Brianni difensore del Comitato Montemare Comune.
Il legale ricorda come in attesa della decisione del presidente Musumeci non vi sia alcun atto che annulli il decreto 219 con il quale la Regione autorizza il Referendum del 16 dicembre, ma soltanto provvedimenti di “congelamento”.
Il Comune di Messina, non avendo presentato in tempo il ricorso al Tar per bloccare il Referendum aveva presentato il ricorso straordinario al Presidente della Regione, contestando la legittimità delle norme che disciplinano la materia.
A fine novembre l’assessore regionale agli Enti locali Bernadette Grasso, sospende, su richiesta di Cateno De Luca, il referendum, giacchè potrebbe rivelarsi spreco di denaro qualora Musumeci decidesse di annullarlo.
Arriva quindi il ricorso del Comitato Comune Montemare al Tar e la decisione dei giudici amministrativi del 14 febbraio che lo rigettano e mantengono quindi la sospensione del Referendum stesso.
“Ciò non toglie- spiega l’avvocato Brianni- che nell’udienza di merito il Tar possa invece decidere di annullare quella sospensione o che il Comitato possa rivolgersi al Cga per ottenere un ribaltamento dell’ordinanza del 14 febbraio. Quindi, sulla vicenda è stata scritta la parola inizio, non parola fine, perchè battaglieremo affinchè il decreto della regione che autorizza il referendum venga rispettato dalla Regione stessa e dal Comune”.
Al momento quindi, ribadisce il legale, resta solo la sospensione, cioè il “congelamento” ed il Comitato non si arrende, certo che la strada è ancora lunga prima della decisione finale