La precisazione dell'avvocato Billè, difensore del ragazzo accusato di aver ucciso la fidanzata
Nell’interesse del mio assistito Cristian Ioppolo, da questa notte sottoposto a fermo dal Pubblico Ministero quale persona gravemente indiziata dell’omicidio di Musarra Immacolata, mi corre l’obbligo, con i limiti che mi sono imposti dal doveroso rispetto dell’attività investigativa tutt’ora in corso, di formulare talune opportune precisazioni.
Così l’avvocato Alessandro Billè, difensore del ventiseienne in stato di fermo per l’omicidio della fidanzata.
Il sig. Ioppolo – contrariamente a quanto diffuso con clamore dalla stampa nazionale e non – non ha confessato di essere il responsabile della morte di Alessandra Musarra, evidenziando – senza negare di avere avuto un acceso scontro con la stessa in occasione del loro ultimo incontro – di non essere in grado di ricordare con esattezza, da un certo momento in poi, gli eventi di quel pomeriggio.
Cristian Ioppolo, che era fortemente legato alla propria fidanzata, ha invece riferito al pubblico ministero di essersi preso cura della stessa per il periodo di quasi un anno, sia moralmente che materialmente, anche in momento di grave difficoltà della stessa.
Non risulta, invece, da alcun atto, che Cristian Ioppolo fosse, in genere, un ragazzo violento, nè che abbia mai usato violenza nei confronti di Alessandra Musarra, ragazza che invece, in passato, aveva riferito senza indugio allo stesso Ioppolo e ad alcuni dei propri più vicini parenti, di violenze subite da pregressi partners.
Fermo restando il sincero rispetto per il dolore dei familiari della vittima, si ritiene che la ricostruzione dei fatti, ancora incompleta sia sotto il profilo medico legale che sotto quello della ricostruzione storica degli eventi, non autorizzi preconcetti giudizi sommari nei confronti dell’indagato.
L’avvocato fa il proprio lavoro.A prescindere dai preconcetti questo omicidio deve essere sanzionato con il massimo della pena ERGASTOLO. Speriamo che fanno la legge per togliere i benefici e sanzionare questi xxxxxx e xxxxxxx uomini con l’ergastolo senza possibilità di uscire.
Tanto lo sappiamo andrà a finire che è pazzo,drogato o sotto farmaci….questa è L’Italia !!!
Il male assoluto dell’Italia è che ai giudici è stato concesso un enorme ed inusitato potere decisionale, con la concessione di attenuanti, spesso ridicole, che svillaneggiano le vittime ed i loro familiari.
Il Codice Penale dovrà prevedere una pena per ogni reato, senza possibilità per il giudice di ridicolizzarla.
La giuria stabilisce la responsabilità per cui è previsto l’ergastolo?
Bene!!!
Che ergastolo sia, senza se, senza ma e senza sconti o privilegi di sorta!!!!!!!!!!!
Il giudice dovrà essere il garante che attesti che sono state seguite tutte le procedure di difesa ed accusa e che non sono stati lesi i diritti di alcuno.
Basta interpretazioni a seconda delle simpatie e delle giornate.