Il consigliere dell'Udc -stigmatizza- il comportamento del funzionario regionale giunto a Messina per una celere predisposizione del Pudm, di cui però ancora oggi non si ha contezza: «Buzzanca e Isgrò intervengano»
Il perdurante silenzio sul lavoro necessario per la redazione del Piano Spiagge, mette in allarme il consigliere comunale dell’Udc Domenico Guerrera, che in vista del sempre più vicino inizio della stagione estiva chiede “lumi” all’assessore alla politiche del mare Pippo Isgrò. Sebbene, infatti, l’intervento della regione sulla possibilità di poter comunque mantenere le attività balenari se in regime di transitorietà (vedi articolo correlato) e dunque senza l’esistenza de Piano, l’utilizzo di quest’ultimo strumento potrebbe facilitare e soprattutto regolarizzare l’uso del demanio marittimo. In particolare Guerrera punta il dito sulla completa assenza del commissario regionale Tomasino, inviato da Palermo proprio per accelerare le procedure per l’attivazione del Pudm, di cui però non si ha più notizia.
«Il Commissario ad acta – scrive Guerrera – che avrebbe dovuto redigere il documento di pianificazione che individua le modalità di utilizzo del litorale marino e ne disciplina gli usi, sia per finalità pubbliche, sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, regolamentate mediante rilascio di concessioni demaniali marittime in conformità alle vigenti disposizioni, a tutt’oggi, non ha ancora provveduto a dotare la città di un atto importante, nonostante sia trascorso un anno dall’insediamento. Invitato varie volte nella competente Commissione Urbanistica per un confronto, non si è mai presentato, né ha mai fatto pervenire note o documenti che avrebbero consentito di valutare l’iter procedurale del piano».
Una situazione ai limiti del paradosso, commenta il consigliere comunale, perchè del commissario inviato da Palermo per mettere un pezza alle inadempienze dell’amministrazione comunale, non si ha più traccia. Ma per Guerrera, «lo stesso Dipartimento Edilizia Privata e Pianificazione, in cui pochi tecnici si sobbarcano un massacrante lavoro, non possono a distanza di quattro anni dal ricevimento del’incarico per la redazione del PUDM, risalente al 24/08/2007 (determina Sindacale n°140), non avere cura di completare il lavoro, oggi sospeso alla sola individuazione dei sei AFO (Area Funzionale Ottimale), così si arreca un danno alla città e si mette nelle mani dei Commissari nominati a Palermo, il destino della nostra città e, di una generazione di giovani affamati di lavoro».
Il rappresentante comunale invita dunque il sindaco, anche nella veste di deputato, e l’assessore Isgrò, ad inoltrare alla Regione una richiesta di revoca dell’architetto Tomasino dall’incarico di Commissario ad acta di redazione del Pudm e concertare un tavolo tecnico, al fine di poter dotare la città di un importante strumento di pianificazione del territorio.
Letizia Salvo