A luglio un furto da 50mila euro. A ottobre l'arresto dell'autore principale, ora quello del palo. Ma c'erano anche altri complici
MESSINA – Un primo furto riuscito nella notte tra il 27 e il 28 luglio, che aveva fruttato ben 50mila euro, un secondo tentato il 4 agosto. Quest’ultimo sventato dai poliziotti delle Volanti, chiamati da un cittadino, che hanno circondato il palazzo ed hanno trovato i due ladri nascosti nel cortile interno, con ancora indosso guanti, torcia e maschera da saldatore. Dentro casa, completamente a soqquadro, avevano invece abbandonato la saldatrice e gli altri attrezzi con cui erano già riusciti a forzare la cassaforte. Il 37enne Lorenzo Spadaro ed il 38enne Stellario Fusco furono arrestati in flagranza. Il caso è stato definitivamente chiuso giovedì, quand’è stato arrestato anche il palo, il 37enne Giuseppe Fusco, che evidentemente non era riuscito ad avvertire in tempo i complici dell’arrivo della Polizia.
Fusco era il palo anche per il furto del 28 luglio, quando i ladri erano entrati in una casa vuota dal balcone della camera da letto, dopo essersi arrampicati dal pluviale. Anche in questo caso avevano puntato la cassaforte ed erano riusciti ad aprirla. Per quel furto, tre mesi dopo, era stato arrestato lo stesso Spadaro, riconosciuto tramite le immagini delle telecamere in zona proprio perché autore dell’altro furto, durante il quale aveva gli stessi abiti e gli stessi borsoni e aveva forzato la cassaforte allo stesso modo.
Spadaro, però, non era solo. Le indagini proseguono per risalire all’identità degli altri complici.