Il consigliere comunale del Movimento 5Stelle Paolo Mangano punta l’attenzione sulle assunzioni nella Messina Social City, ricordando l’obbligo di assunzione previsto per i lavoratori delle categorie protette. L’azienda speciale. allo stato conta oltre 500 dipendenti.
Il consigliere ricorda che la legge 68/99 – Norme per il diritto al lavoro dei disabili – obbliga tutte le aziende con oltre 50 dipendenti ad assumere un numero di persone svantaggiate, calcolato in base ai lavoratori in forza ed in particolare: il 7% di persone disabili; l’1% di familiari degli orfani e dei coniugi di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio, nonché dei profughi rimpatriati e vittime del terrorismo.
I datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione entro sessanta giorni dal momento in cui sono obbligati all’assunzione sei lavoratori disabili. Tale obbligo di legge, per la suddetta Azienda Speciale, decorre dal 1 Marzo 2019.
Per questi motivi Mangano chiede al sindaco De Luca quanti siano i lavoratori assunti dalla social city che presentano i requisiti dettati dalla suddetta legge e quando intende porre in essere tutti gli opportuni atti politici ed amministrativi e sollecitare la Messina Social City ad attivare, entro il 2 maggio 2019, la procedura di assunzione dei lavoratori appartenenti alle categorie protette, assolvendo agli obblighi previsti dalla normativa vigente.
Sono il papà di un disabile.Diplomato senza sostegno isctitto al centro per l’impiego di Taranto da 10 anni.Mai chiamato.Quel poco di lavoro che ha fatto in questi anni lo ha trovato lui.Il ragazzo è molto sfiduciato e ha ragione, perché non vede nessun provvedimento da nessuna istituzione. Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.
Ciao mi chiamo Lucia sono invalida iscritta ufficio dell”impiego nella lista delle categorie protette ho sempre lavorato fino ad Ottobre 2018 ora sono disoccupata sto portando curriculum in giro, un titolare di un azienda mi ha detto che una persona handicappata come può lavorare se nn è normale…
Ciao Lucia, stessa cosa anche per me, e poi ci promettevano di tutto..,… durante le elezioni, che schifoooooo!!!!
Sono un invalido civile prima avevo la 68 99 dopo anni mi hanno tolto dal collocamento normale in cui io ero iscritto più quasi 40. Adesso sono malato mi avevano dato la legge 68 99 e pure me l’hanno tolto perché un lavoro non pesante lo potrei fare sono 13 anni che vivo nella miseria con 280 al mese come si può vivere questa è la legge di adesso non mi faccio capace ho i nervi a pezzi solo a pensare
Sono iscritta alle liste delle categorie protette art. 18 L. 68/99 “orfani e vedove di servizio dal gennaio 2018. Vorrei sapere come mai su 40 iscritti in tutta la provincia di Bergamo a fronte di 500 aziende con scoperture di personale art. 18 non riescano ancora ad avviarmi al lavoro. Inoltre ho inviato personalmente il mio curriculum a tutte le 500 aziende senza ricevere risposta.
Mi sapete dire se le aziende che hanno l’obbligo di assumere, possono in alternativa pagare un ammenda? Grazie
Mi chiamo lucia sono iscritta alle categorie protette dal 2015 ma non ho mai trovato niente sono invalida del 75% ho mandato tante domande ma nessuno risponde e l’ufficio per l’impiego non mi ha mai trovato niente.
Salve mi chiamo Giuseppa sono iscritta alle categorie protette da 24 anni all’epoca con invalidità del 60% oggi invece con il 75% mi hanno consigliato di prendere il diploma e altri attestati per arricchire il cv ho preso un casino di attestati tra cui anche quello di oss ma non è servito a niente perché i collocamenti mirati non funzionano come dovrebbero, speriamo che con questa manovra cambi qualcosa perché a quasi cinquanta anni è difficile trovare qualcosa.
Mi chiamo Luciana.
Iscritta da 11 anni alle”categorie protette”(come al wwf,ma con maggiori probabilità di estinzione per fame…).
Ho due lauree,iscritta all’albo come restauratrice,corsi vari in lingua inglese,amministrazione paghe,computer ecc..
Ho sempre lavorato.
Ma arrangiandomi da sola.
I Centri per l’Impiego sono un “lavorificio”solo per chi ci lavora.
E spesso pure male.
Ti trattano come un rifiuto umano anche se,a conti fatti,io sono obiettivamente, più preparata di loro.
Le aziende cercano solo chi possono manipolare a proprio piacimento o “invalidi civili SANI”..
E poi ci sono molti modi per aggirare questa norma.Al solito,in Italia,le leggi esistono.
Ma a nessuno importa farle rispettare.
E poi vogliam parlare delle pensioni di invalidità vergognosamente basse?
E dove è finita la legge che tutela i caregiver?
Quanti disabili devono occuparsi,a loro volta,di familiari più disabili di loro?
Mi vergogno di essere italiana e,ancor più,di appartenere al genere(dis)umano…
Trattano meglio le bestie…
Ci converrebbe andare tutti in un canile.
Così ci sterilizzano pure..
Non sia mai che noi,scarti della società,si abbia pure il coraggio di riprodursi.