L'amministrazione De Luca ha varato il regolamento per istituire queste nuove figure. Ma l'ultima parola tocca al consiglio comunale
Il Regolamento è pronto, l’ultima parola toccherà naturalmente al consiglio comunale, ma la giunta De Luca ha fatto il primo passo per avere i tanto annunciati ispettori ambientali. Figure che serviranno per controllare il territorio, vigilare sul corretto smaltimento dei rifiuti, contrastare i comportamenti scorretti dei cittadini.
L’annuncio
Il sindaco De Luca, come di consueto dalla sua pagina Facebook, ha annunciato con grande enfasi la nuova delibera esitata dalla sua amministrazione: “Oltre 300 ispettori ambientali per multare gli zozzoni. Sarà guerra e la vinceremo” ha scritto De Luca. In verità però nella delibera che contiene il regolamento non è stato specificato quale sarà il numero esatto di queste nuove figure che dovranno collaborare a strettissimo contatto con Polizia Municipale e Polizia Provinciale. E, tra le altre cose, gli ispettori ambientali non potranno direttamente multare il cittadino colto in flagrante mentre per esempio butta i rifiuti fuori orario o scarica per strada ingombranti, ma avranno il compito di segnalare e richiedere l’intervento dei vigili urbani o degli agenti della Polizia provinciale.
Quanto si spende?
Non è chiaro neanche quale sarà l’investimento che l’amministrazione De Luca intende destinare a questi nuovi ispettori ambientali. Di certo c’è che il loro impiego sarà a titolo totalmente volontaristico: quindi non è prevista nessuna assunzione, nessun contratto con il Comune o con MessinaServizi, nessuno “stipendio” per chi deciderà di vestire i panni del “controllore” anti-munnizza. Gli ispettori ambientali saranno dei volontari al servizio della città.
Il regolamento
Sono 16 gli articoli che istituiscono e regolano queste nuove figure. Il regolamento definisce funzioni e compiti, fissa i criteri di accesso, spiega come dovranno operare gli ispettori ambientali. La loro attività si dovrà muovere su due binari. Da un lato limitare le forme di inquinamento, l’abbandono improprio dei rifiuti o il conferimento in violazione delle norme. Dall’altro dovranno essere in campo per rafforzare la cultura del rispetto dell’ambiente, anche attraverso attività di informazione e collaborazione con i cittadini.
Chi potrà diventare Ispettore ambientale?
Sarà il sindaco De Luca ad attribuire l’incarico e le nuove figure potranno essere selezionate tra dipendenti comunali, dipendenti di MessinaServizi, cittadini che faranno domanda e soggetti che fanno parte di associazioni di volontariato e onlus che aderiranno ad un’apposita convenzione con il Comune. Saranno proprio le associazioni che firmeranno queste convenzioni ad avere la priorità. Se da questa prima “chiamata” non si raggiungerà il numero necessario, ci sarà un avviso del Comune per raccogliere altre candidature.
La formazione
Chi deciderà di candidarsi dovrà sostenere un corso di formazione di almeno 20 ore che sarà attivato dal Comune. Alla fine del corso i partecipanti dovranno sostenere un colloquio davanti ad una commissione che sarà composta da sindaco, dirigente del Dipartimento Ambiente, comandanti della Polizia Municipale e Provinciale e da un esperto che verrà scelto dal primo cittadino. Ne uscirà fuori una graduatoria e a quel punto sarà il sindaco a decidere quanti ne serviranno. Tra i requisiti si dovrà dimostrare una buona conoscenza del territorio del Comune di Messina.
Come lavoreranno
Saranno distribuiti nelle varie zone della città e opereranno sotto il coordinamento del Comandante della Polizia Municipale e rapportandosi con gli uffici comunali che si occupano di igiene urbana. Dovranno vigilare e controllare sul regolare conferimento dei rifiuti e segnalare le eventuali violazioni riscontrate. Avranno compito di vigilare anche su cassonetti e centri di raccolta. Ma anche fornire informazioni ai cittadini sul corretto conferimento dei rifiuti e sui servizi resi.
Sarà il Comune a stabilire orari e luoghi, anche attraverso le direttive della Municipale. E nessuno potrà agire in maniera autonoma rispetto agli ordini di servizio. Non potranno in nessun caso elevare multe e sanzioni, ma avranno il dovere di segnalare alla Polizia Locale. L’organizzazione dei turni avrà cadenza settimanale.
Le basi dunque ci sono. Adesso sarà il consiglio comunale a decidere quale sarà la strada per gli ispettori ambientali. Il sindaco De Luca ha raccomandato la massima urgenza nella trattazione della delibera. Vedremo quale sarà la risposta dell’aula.
Francesca Stornante