L'appello dell'associazione Genitori per sempre di Messina
Una panchina blu nello spiazzo davanti al Palazzo di Giustizia. A chiederla, per portare l’attenzione sulla drammatica situazione dei papà separati, è l’associazione Genitori per sempre, attraverso una lettera aperta trasmessa al Presidente del Tribunale di Messina e del sindaco.
“Attualmente insiste una “panchina rossa” collocata nello spiazzo antistante il Tribunale di Messina, simbolo della violenza contro le donne- si legge nella nota- L’associazione Genitori Per Sempre di Messina, fin dalla sua fondazione, ripudia ogni forma di violenza, sempre e comunque e non può fare a meno di rilevare che tra le forme di violenza, oltre a quella fisica, vi sono quelle psicologiche e quelle devastanti che derivano da alienazioni genitoriali o da false accuse artatamente costruite che restano però impunite”.
L’associazione Genitori per sempre rileva come siano in costante aumento i suicidi dei papà o ex coniugi vittime di false accuse e che, a conseguenza di ciò, hanno perso ogni contatto con i figli. Moltissimi di loro non arrivano a fine mese perché costretti alla povertà da un sistema che, attualmente, nonostante la normativa, non riconosce nei fatti la bigenitorialità perfetta, e che ha distorto l’obiettivo di raggiungere la parità economica di entrambi i genitori nei casi di separazione o divorzio.
Genitori per sempre evidenzia come ad oggi, nonostante l’esistenza della Legge 54/06, moltissimi giudici tendono a bypassarla di fatto applicando un affido condiviso solo sulla carta ma che penalizza i papà nel 90% dei casi delle separazioni giudiziali.
“Nessuna differenza deve esistere in diritto tra l’uomo e la donna, come sancito dalla nostra Costituzione e ribadito in ogni aula di qualsiasi Tribunale Italiano- prosegue GPS- Alla luce di queste premesse, con la presente CHIEDIAMO di consentire alla GPS di dipingere (a proprie cure e spese) una panchina presente nello spiazzo antistante al Tribunale, di colore blu, in memoria di tutti i papà vittime di un sistema separativo che li vede soccombere su tutti i fronti, in barba a qualsiasi Legge”
Uomini suicidatisi per la vergogna, l’umiliazione o la gogna mediatica alla quale sono stati sottoposti salvo poi essere riabilitati dopo diversi anni.
Uomini che hanno perso la dignità dovendo ricorrere alla Caritas o alla mensa di Cristo Re.
Uomini che hanno perso qualsiasi contatto con i propri figli a causa dei comportamenti o delle false accuse delle loro ex compagne.
Uomini che si sono affidati alla giustizia ma che giustizia non hanno avuto.
Uomini dipinti come mostri ma che, dopo il pieno riconoscimento della loro innocenza, dopo anni ed anni di battaglie, si ritrovano una vita devastata, carriere professionali infangate e compromesse ed hanno comunque perso per sempre l’amore dei loro figli.
Uomini ai quali il sistema non ha chiesto e non chiederà mai scusa.
Papà di bambini ormai alienati o sottratti con l’inganno e portati via all’estero da mamme straniere e mai più rimpatriati.
Uomini costretti a versare da decenni un assegno di mantenimento spropositato e che di fatto li ha trasformati in “datori di lavoro” o sostituti dell’ufficio collocamento e dell’Inps per le ex mogli senza che nessun organo di controllo, nonostante le denunce verifichi l’elusione delle leggi.
“Per questi motivi chiediamo di ristabilire il sano principio di equità e giustizia che contraddistingue ogni società civile e per bene, perché ogni forma di violenza è da condannare sempre e comunque. Con questo gesto fortemente simbolico vogliamo portare all’attenzione della comunità una violenza silenziosa e invisibile che però ogni giorno devasta le vite di migliaia di papà in tutta Italia”.
Tutto questo è uno schifo…si vuole la parità ma appena c’è di mezzo un divorzio alle donne fa comodo essere il classico “sesso debole” che tanto da fastidio se si è in carriera o altro…in un divorzio si devono dividere per i figli tutte le spese e non farle ricadere solo sulle spalle del povero padre…sono stanco di questo andazzo…non se ne può più…lo trovo senza ombra di dubbio ingiusto e vergognoso!
Trovo, da sempre, eccessiva la tutela a favore delle donne. Ragionevole sarebbe un’equa distribuzione di beni…e di affetto (quando, di mezzo, ci sono anche i figli, senza trascurare, ovviamente, le motivazioni che hanno portato alla rottura del rapporto.
Sono donna, ma con una coscienza, quella che, spesso, manca a quelle che, della guerra, fanno ragione di vita, danneggiando…volutamente… la serenità dei propri figli.