A comunicarlo è il deputato regionale del Pd Panarello che si chiede come mai finora l'amministrazione comunale non si sia adoperata in tal senso. Nuovo affondo anche da parte di Grioli
Dopo il corteo dei lavoratori di Messinambiente sfilato ieri per le strade principali della città con la doppia tappa Tribunale, dove è stato consegnato un esposto al Procuratore Capo Guido Lo Forte, e subito dopo Comune, da Palermo arriva oggi una notizia importante. A comunicarla è il deputato regionale del Pd Filippo Panarello: «La proroga del servizio da parte dell’Ato alla società Messina Ambiente è stata valutata positivamente dall’assessorato all’Energia: il capo di gabinetto dell’assessore Marino, dott.ssa Pullara, ha assicurato che già nelle prossime ore sarà formalizzata. Mi auguro che in questo modo si possano stemperare le tensioni e si possa tornare ad una situazione di normalità, dopo lo sciopero e i disservizi di questi giorni». Rispetto alla soluzione, seppur temporanea, individuata, il deputato domanda e si domanda: «Mi chiedo come mai – aggiunge Panarello – né i vertici dell’Ato 0né il sindaco Buzzanca in questi giorni si siano attivati per arrivare a questa soluzione: si sarebbero evitati i problemi, soprattutto di carattere igienico, che stanno condizionando la vita dei messinesi. Spero che da adesso in poi – conclude Panarello – questa vicenda sia gestita puntando a risolvere i problemi, e non a crearne di nuovi».
Questa mattina intanto sull’intricata vicenda della società di raccolta rifiuti nuovo affondo del segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli. Per il rappresentante del Partito Democratico, dopo le analisi tecniche degli ultimi mesi rispetto alle inopportune posizioni assunte dall’amministrazione, è il momento di fare un’analisi che sia di carattere esclusivamente politico. «In quale posto al mondo – affonda il Pd – un ente locale presenta progetti, richiede autorizzazioni per realizzare impianti per lo smaltimento dei rifiuti e al momento in cui ottiene le autorizzazioni richieste investe soldi pubblici per gli espropri e poi rinuncia a realizzarli? Dinnanzi alla riforma regionale che ha messo in liquidazione gli AtoTO che saranno sostituite da un consorzio di comuni denominato Srr che avrà il compito di bandire una gara su scala provinciale, il Comune di Messina nella qualità di proprietario di Messinambiente avrebbe dovuto ragionare da imprenditore e preparare la società messinese per partecipare alla futura gara. La conclusione naturale di questo ragionamento sarebbe stato il riconoscimento da parte del Comune della proroga del contratto con Messinambiente al 2025 e qualora la determinazione di Sinatra fosse stata carente perché priva del pronunciamento del Consiglio Comunale il Sindaco avrebbe potuto richiedere al civico consesso una ratifica della volontà espressa dal commissario Sinatra».
Strada che invece non è stata percorsa e che ha quindi portato oggi la società di raccolta rifiuti ad un vero e proprio bivio esistenziale: «Messinambiente – afferma Grioli – è patrimonio della città e questa ha dovuto difendersi dal Comune proprietario e dall’Ato (alias comune). Se poi vi sono altre motivazioni che spingono l’amministrazione comunale a compiere scelte contro la città questo è ancora tutto da vedere. Non ci vengano a dire che i lavoratori e i sindacati stanno alimentando un inutile scontro perché questo è assolutamente inaccettabile. I lavoratori hanno capito che questa operazione non va nella direzione degli interessi della città e legittimamente fanno sentire la loro voce».