Una discussione aperta da anni: rivedere o no il piano spiagge. Intanto dopo il decreto regionale si apre la possibilità di avere più lidi sul lungomare.
Si torna a parlare di piano spiagge a Milazzo dopo il decreto emesso dall’assessore regionale Cordaro che in materia di concessioni demaniali introduce numerose novità per favorire le assegnazioni.
In molti si interrogano se questo sia “giusto” oppure, in regime di tutela ambientale, bisogni valorizzare in altro il lungomare di Ponente di Milazzo.
A rompere il ghiaccio nel dibattito politico ci pensa il consigliere Gaetano Nanì che esorta il Comune a fare di più in tal senso.
L’esponente di “Sicilia Futura” – partito sempre più vicino al governo Musumeci – ritiene sia fondamentale fare chiarezza alla luce delle novità che sono venute fuori e che rivestono notevole importanza per il territorio mamertino e per il suo ruolo turistico. «È utile comprendere – sottolinea Nanì – se quando verrà attuato questo decreto occorrerà prevedere una modifica al Pudm in consiglio comunale per prevedere nuove strutture. Anche perché è chiaro che il decreto oltre a semplificare le procedure per il rilascio delle concessioni, riduce da 100 a 25 metri la distanza minima fra le concessioni. Ciò significa dunque la possibilità di realizzare più lidi. Inoltre risulta ora aumentato per gli stabilimenti balneari lo spazio che può essere concesso, da 3000 a 5000 metri quadrati, consentendo la possibilità del rilascio di autorizzazione per superfici ridotte non inferiori a 150 metri quadrati”.