Tante cose sono cambiate rispetto a quando il regista ha iniziato a girare. Il riferimento è ai valori dell’accoglienza e della solidarietà ai rifugiati politici. Rispetto ai quali – chiosa Moretti – parte della società italiana è andata nella direzione opposta
MESSINA – Santiago, Italia! Il film documentario di Nanni Moretti ha commosso i messinesi che sono accorsi numerosi alla multisala Apollo per assistere alla proiezione, presentata dal suo regista, Nanni Moretti.
Si è resa necessaria una proiezione in più rispetto alle due programmate alle 18 e alle 21. E’ stata aperta una terza sala dove lo spettacolo ha avuto inizio alle 21,30.
Nanni Moretti ha parlato del suo lavoro, sottolineando che tante cose sono cambiate rispetto a quando ha iniziato a girare il documentario. Il riferimento è ai valori dell’accoglienza e della solidarietà ai rifugiati politici. Rispetto ai quali – chiosa il regista – parte della società italiana è andata nella direzione opposta. Il clima politico in Europa – osserva – è mutato e ciò suscita inquietudine.
Il film racconta, attraverso le parole dei protagonisti e i materiali dell’epoca, i mesi successivi al colpo di stato dell’11 settembre 1973 che pose fine al governo democratico di Salvador Allende in Cile.
Il documentario di Nanni Moretti si concentra, in particolare, sul ruolo svolto dall’ambasciata italiana a Santiago, che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime del generale Pinochet, consentendo poi loro di raggiungere l’Italia.
Il pubblico ha ascoltato con grande interesse. Per Nanni Moretti il bagno di folla è stato inevitabile, tra richieste di autografi e selfie. Che il regista ha fatto con grande disponibilità.