Sistema territoriale Sicilia orientale: la Provincia di Messina coinvolge l'Aeroporto dello Stretto

Sistema territoriale Sicilia orientale: la Provincia di Messina coinvolge l’Aeroporto dello Stretto

Sistema territoriale Sicilia orientale: la Provincia di Messina coinvolge l’Aeroporto dello Stretto

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martedì 07 Giugno 2011 - 19:05

Sviluppo delle infrastrutture in un contesto sempre più Mediterraneo e, soprattutto, coordinamento territoriale: di questo si parlerà giovedì a Catania nel tavolo tecnico sul piano delle infrastrutture che farà il punto della situazione sul "Progetto Territorio" avviato pochi mesi fa per realizzare un sistema territoriale della Sicilia Orientale

Il tutto è nato da un Protocollo d’Intenti sottoscritto il 28 marzo dalle Province di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e Caltanissetta con i 6 Comuni Capoluogo proprio per fare il punto della situazione sulle infrastrutture del territorio e sui sistemi di trasporti che devono sempre più “avvicinare” la Sicilia orientale all’Italia e al Mediterraneo, in un contesto mondiale di sviluppo globalizzato per le rotte commerciali, i sistemi economici e i rapporti sociali.
I lavori sono stati approvati e sostenuti dal Ministro ai Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, che è stato a Catania in occasione della firma del protocollo d’intenti che è stato sottoscritto, per la Provincia di Messina, dal Presidente Nanni Ricevuto, che ha poi delegato l’Assessore all’Area dello Stretto e alla alla Pianificazione strategica Michele Bisignano di occuparsi degli sviluppi di questo potocollo.
E proprio l’Assessore Bisignano, nel tavolo con le altre Province e i principali Comuni della Sicilia orientale, ha sottolineato quanto sia importante e strategico per Messina e per tutto il territorio della Sicilia orientale, prendere in considerazione l’idea di coinvolgere il Comune e la Provincia di Reggio Calabria, in quanto lo scalo aeroportuale Reggino è funzionale alle esigenze del territorio Messinese e proprio su questo l’Ente Provinciale Peloritano si sta spendendo, con grandi sacrifici, da anni.

I rappresentanti degli altri enti Siciliani hanno accolto con grande favore l’idea di coinvolgere Reggio e la Calabria meridionale in questo progetto che vuole integrare al meglio funzionalità e capacità infrastrutturali di territori che, ha spiegato Bisignano, “ormai superano logiche e steccati legati a confini geografici e amministrativi, ma devono per forza di cose intrecciarsi nel tessuto sociale laddove sono uniti da storia, tradizioni, usanze, parentele e particolari vicinanze economiche, sociali ed emotive, come sono Messina e Reggio Calabria”.

E allora l’idea di massima è di strutturare il progetto territoriale della Sicilia Orientale verte su 3 aeroporti: quello di Catania Fontanarossa, che sarebbe adibito in prevalenza a voli continentali e intercontinentali; quello di Comiso, con funzioni di scalo merci, e quello di Reggio Calabria adibito ai voli nazionali.
In questo modo il Sistema territoriale della Sicilia orientale diventerà anche il sistema territoriale dell’Area dello Stretto, con un disegno realizzato ad arte proprio dalla Provincia di Messina.

L’assessore Bisignano, adesso, ha riunito un pool composto dal coordinatore del Piano territoriale provinciale, l’architetto Antonio Liga, il presidente dell’ordine degli architetti peloritano, Pino Falzea, e i tre esperti, Alessandro Di Maglia, Marcello Finocchiaro e Gaetano Maiolino, messi a sua disposizione dal presidente Ricevuto per presentare le idee progettuali al tavolo organizzato dalla Provincia etnea dopodomani in cui saranno sviscerati i progetti riguardanti il Sistema dell’Alcantara, il Piano generale delle infrastrutture, le aree Asi e il sistema aeroportuale della Sicilia orientale.

“Stiamo lavorando per presentarci all’appuntamento da protagonisti, con delle nostre proposte” ha detto Bisignano, aggiungendo però che la Provincia di Messina ha sempre posto delle ‘condizioni’ per continuare il suo appoggio e il suo sostegno alle operazioni di rilancio e crescita dello scalo Reggino, e cioè soprattutto “dare finalmente alla società che gestisce l’aeroporto dello Stretto, la Sogas, un’impronta manageriale”.

A tal proposito, Bisignano è felice anche dell’esito delle ultime elezioni amministrative calabresi, che hanno visto il centrodestra affermarsi sia al Comune e alla Provincia di Reggio Calabria. Un toccasana per le relazioni con Messina, anche perché “la valorizzazione dell’aeroporto – ricorda l’assessore – fa parte del programma elettorale del nuovo sindaco di Reggio, Demetrio Arena e del nuovo Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa. A garantire sul successo dell’operazione è, inoltre, la regia del governatore calabrese Giuseppe Scopelliti”.

Bisignano chiosa sullo sviluppo dell’Area dello Stretto che “Messina e Reggio vogliono liberarsi dalla sudditanza nei confronti di Palermo e Catania da una parte e Cosenza e Catanzaro dall’altra. Le due città sanno benissimo che l’unico modo per farlo è creare un’area integrata dello Stretto che favorisca lo sviluppo sotto tutti i punti di vista: culturale, sociale, economico. E quindi una vera integrazione tra le due realtà”.

Bisognerà poi individuare la nicchia di mercato in cui inserire il Minniti per renderlo davvero complementare, anziché competitivo, nei confronti dell’aeroporto di Catania: “Fontanarossa diventerà a breve uno scalo intercontinentale – evidenzia Bisignano – questo provocherà una saturazione, spostando il flusso dei voli nazionali su Reggio”.

Proprio a tal proposito, il Governatore Calabrese Giuseppe Scopelliti si trova in totale sintonia con l’Assessore Bisignano, infatti poche ore fa ha detto che “per quanto riguarda l’Aeroporto di Reggio, occorre cambiare metodo di gestione e aprirsi al mercato. Adesso con Peppe Raffa alla Provincia e Demetrio Arena al Comune si potranno fare discorsi convergenti. Per l’Aeroporto conta il progetto complessivo: dobbiamo rendere il nostro scalo competitivo a livello di voli, tariffe e ospitalità, guardando sempre più a Messina”.

Sinergia tra istituzioni può voler dire sinergia tra territori, se gli enti sanno interpretare le esigenze e i bisogni dei cittadini che rappresentano. L’idea di coordinare gli aspetti infrastrutturali di un territorio con le risorse di Sicilia Orientale e Calabria meridionale può essere vincente, se speso bene. Superando i limiti imposti da invisibili e inesistenti barriere di tipo burocratico e amministrativo, iniziando a lavorare sullo Stretto come perno di un’area che può porsi come leader in un contesto socio-economico che sia Mediterraneo.

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2 commenti

  1. Dall’individuazione geografica del contesto metropolitano(Arco Etneo, OCSE; Sistema lineare della Sicilia orientale, Censis), alla fase operativa di programmazione. Finalmente. E meno male che c’è Catania a trainare.

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  2. Ancora con il Minniti…ancora….e basta…

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