Vertice a sorpresa la notte scorsa a casa di Gianni Letta, presente lo stato maggiore di Pdl e Lega Nord. L’impressione è di essere sempre all’affannosa ricerca di una quadra per continuare la legislatura, nonostante le ripetute e continue rassicurazioni. Silvio Berlusconi, da più giorni, continua il pressing su Giulio Tremonti; lo stesso ministro dell’economia che ieri sera è stato ricevuto dal presidente Napolitano. La richiesta del Premier è sempre la stessa: aprire i cordoni della borsa. La speranza però sembra vana, o quantomeno destinata a rimanere nel limbo delle promesse berlusconiane, sempre annunciate e mai realizzate. Chi pensa di poter diminuire le entrate con una riduzione delle imposte e del fisco dovrebbe rileggersi le raccomandazioni europee, sopratutto quelle riferite in particolar modo al nostro paese. Sostiene l’Europa che i conti italiani sono sostanzialmente in linea fino al 2012, ma che per quanto riguarda gli anni 2013-2014 vi è la necessità di una manovra aggiuntiva che cambi sostanzialmente la spesa pubblica.
Proprio ieri mattina Mario De Aglio, scriveva dalle colonne della Stampa che: ” le forze politiche saranno costrette a presentarsi agli elettori, alla fine di questa legislatura- sia che essa arrivi al suo termine naturale sia che invece venga anticipata – non già con la lista dei regali e delle promesse ma con la lista dei tagli”. Altro che promesse di riduzione. Si dovranno cercare con urgenza i capitoli da cui tagliare o a cui attingere risorse. Per prima cosa sembrerebbe utile un taglio profondo dei costi della politica, del numero degli “addetti” , e del costo dei numerosi privilegi accumulati negli anni.
Nessun governo infatti potrebbe essere credibile, se non è disposto a sacrificare ed eliminare i privilegi della politica, prima di chiedere lacrime e sangue, ed ulteriori sacrifici, al resto del Paese. Poi nell’ordine dovrebbero arrivare, una seria lotta all’evasione fiscale, un programma di liberalizzazzione delle professioni, l’eliminazione progressiva dei numerosi sussidi a fondo perduto, ai produttori di latte, padani e no, come agli agricoltori in genere, ai tanti comitati o alle numerose associazioni sparse per l’Italia. Se c’è qualcuno disponibile a realizzare il programma, si faccia quindi avanti che c’è posto. Ma per favore, smettiamola di prendere in giro gli italiani con false promesse, perchè è da quasi 20 anni che lo stiamo facendo. Ma anche perchè la Grecia non è tanto lontana, è solo al di là del mare, e sopratutto non è un caso unico ed irrepitebile, potrebbe poi toccare ad altri.
Ivan Zatti, Iseo (Brescia)
“Ahi serva Italia, di dolore ostello
nave sanza nocchiero in gran tempesta
non donna di province,ma bordello”
Caro Dante, dammi una mano
per dire a Giorgio Napolitano:
“Tu che sei un uomo giusto e saggio
perchè non dimezzi il tuo appannaggio?”
Certo sarebbe una gran bella botta
per questi politici di mezza tacca.
Se l’Italia vogliamo salvare
non andiamo più a votare.
vi prego di eliminare i numerosi riquadri in bianco che compaiono a mio nome(fusco).Si tratta sicuramente di qualche inconveniente involontario. Grazie per l’ospitalità