Inps, Soprintendenza e acquirenti dialogano per trovare l'intesa. Ma si rischia il contenzioso
MESSINA – La stipula era prevista per lo scorso 17 aprile. Tutto è saltato, però, perché, secondo gli acquirenti, il vincolo posto dalla Soprintendenza su Villa Faro sarebbe troppo stringente e non consentirebbe di realizzare il progetto previsto.
L’unica soluzione è quella di trovare un accordo tra le parti. Perché la nuova Villa Faro srl si è aggiudicata il bene per un importo di 2 milioni 758mila euro e ha già versato circa 500mila euro di cauzione, che vorrebbe restituita nel caso in cui l’operazione non andasse a buon fine.
L’Inps, però, non ha nessuna intenzione di farlo. “Le loro ragioni non mi sembrano molto forti – dice il direttore provinciale, Marcello Mastrojeni -. Non entro nel merito del parere della Soprintendenza, ma il rilascio era previsto dal bando. Mi auguro che si trovi un accordo, sarebbe interesse per tutta la città e per le finanze pubbliche. La direzione centrale patrimonio dell’Inps sta dialogando con gli acquirenti e la Soprintendenza per vedere se le parti possono riavvicinarsi. Viceversa, purtroppo, si arriverà ad un contenzioso”.
E’ ciò che vorrebbero evitare anche gli acquirenti, che però restano fermi sulle proprie posizioni. “Ci è stata indicata una possibile strada da percorrere – ribatte il rappresentante della società, l’ing. Silvio Tommasini -, ci auguriamo si possa trovare un punto di incontro. Finora, però, tutto tace, non ho notizie aggiornate e questo mi rende pessimista”.