La Procura di Barcellona, dopo cinque anni d'indagini, avrebbe individuato le tre persone che si trovavano a bordo dello yacht pirata che travolse ed ucciso un medico piemontese al largo di Vulcano.
Svolta nelle indagini sulla morte di un sub che cinque anni fa al largo di Vulcano fu travolto e ucciso da uno yacht pirata. Era il 13 luglio 2006 ed il medico torinese, Mauro Falletta, 34 anni, fu dilaniato dalle eliche dell’imbarcazione. Ora, a distanza di cinque anni da quell’incidente, gli investigatori avrebbero identificare tre uomini e una donna che si trovavano su quello yacht. Il Gip, a seguito di queste novità, ha concesso alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto altri sei mesi di proroga delle indagini. Ai presunti pirati del mare gli inquirenti sono giunti grazie ad un testimone oculare. Si tratta di un ingegnere che, dal balcone di casa, stava scrutando il mare con un binocolo. L’uomo riuscì a leggere il nome dello yacht ed avvertì la guardia costiera. Gli investigatori per anni però non riuscirono a risalire ai proprietari. Adesso però si sa che lo yacht è un Aicon 56 che quel giorno stava compiendo un giro di prova. Addirittura sembra che i documenti non erano in regola e non sarebbe stata attivata neppure una copertura assicurativa. Dopo aver ucciso il medico piemontese lo yacht fu nascosto in un capannone. I responsabili di una società di charter avrebbero fatto cancellare il nome dell’imbarcazione immatricolandolo con un altro nome