Appuntamento venerdì pomeriggio nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca
Vera Pegna è una scrittrice cosmopolita, con un passato di lotta contro la mafia e di impegno antimperialista a fianco del popolo vietnamita e del popolo palestinese.
Eletta consigliere comunale a Caccamo (PA) nel 1962, racconta quegli anni in “Tempo di lupi e di comunisti” (Il Saggiatore 2015), vicenda ripresa da Rai storia che ne ha fatto un documentario dal titolo “La compagna che sfidò la mafia”. L’ultimo suo libro “Autobiografia del Novecento”, è uscito un anno fa.
Venerdì pomeriggio incontra i messinesi a Palazzo Zanca nel Salone delle Bandiere alle 17.30 sul tema “L’Europa solidale e i diritti che vogliamo”, avendo deciso di candidarsi nella lista de “La Sinistra” nel collegio Sicilia-Sardegna.
” La situazione attuale in Italia e in Europa è grave- spiega- i ricchi si arricchiscono, la classe media sta scomparendo, i poveri sono sempre più poveri e prevale un’angosciosa insicurezza in termini di lavoro, sempre più precario e insufficiente, e di servizi pubblici sempre più degradati. Non si tratta di una calamità naturale ma della precisa responsabilità dei politici fedeli al sistema economico neoliberista che sfrutta, consuma, spreca, disprezza, discrimina, uccide pur di perseguire i propri scopi. I trattati europei ne sono l’espressione. Dunque è necessario rompere questa gabbia ponendo fine alle politiche di austerità che hanno aumentato le disuguaglianze sociali nei paesi della UE, nonché gli squilibri fra paesi dell‘Unione, e hanno fornito terreno fertile a chi fomenta la paura e l’odio, facendo risorgere nazionalismi, xenofobia, razzismo”.
La lista La Sinistra fa parte del partito della Sinistra Europea e del gruppo del Parlamento europeo GUE/NGL che ha fatto un ottimo lavoro nella scorsa legislatura.
La militanza di VERA PEGNA – dalla lotta alla mafia di Caccamo nei primi anni sessanta, nel Comitato Vietnam, nella Federazione Umanista europea, nella Fondazione Basso, a fianco del movimento operaio, contro il sionismo e ogni apartheid, è stata ed è un esempio di impegno laico e civile sempre dalla parte dei più deboli, degli sfruttati, degli oppressi.