Il PM del Tribunale di Minori ha chiesto tre condanne, due assoluzioni ed un proscioglimento per sei giovani accusati di aver violentato ad Acquedolci una ragazzina con problemi psichici. Le violenze di gruppo durarono un anno. Sentenza il 4 luglio.
Il pm del Tribunale dei Minori, Giuseppina Latella ha chiesto tre condanne, un’assoluzione e due proscioglimenti nel processo a carico di sei ragazzi di S.Agata Militello accusati di violenza sessuale su una quindicenne affetta problemi psichici. Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto la condanna a sei anni e mezzo di reclusione per G.P., M.M. e A.P., l’assoluzione per A.C., e per C.S.F. e V.S.F., ha chiesto il proscioglimento per non imputabilità, per l’incapacità di intendere e di volere. Il processo è stato aggiornato al 4 luglio quando i giudici entreranno in camera di consiglio per emettere la sentenza. Quattro imputati devono rispondere di violenza sessuale di gruppo mentre l’accusa per i due S.F. è di favoreggiamento. Secondo quanto accertato dagli uomini del commissariato di S.Agata Militello la ragazzina fu costretta a subire violenze per circa un anno. L’incubo finì nel giugno 2009 quando scattò l’operazione “Bad boys”, che portò all’arresto di quattro dei sei attuali imputati, all’epoca tutti in età compresa fra 16 e 17 anni. Le violenze di gruppo iniziarono in occasione del carnevale del 2008. Durante la sfilata dei carri allegorici di Acquedolci la quindicenne fu avvicinata da alcuni dei ragazzi oggi alla sbarra con i quali si appartò. Da quel giorno gli incontri avvennero almeno un paio di volte al mese. La vittima veniva immobilizzata e i ragazzi ne abusavano a turno. L’incubo finì quando la ragazzina decise di confidarsi con la madre. La donna si recò al commissariato raccontando il calvario vissuto dalla figlia. Da lì a poco scattarono gli arresti.