La Regione Siciliana non riesce a soddisfare la domanda regionale di trapianti , ma i dati della nostra città sono in controtendenza
A fronte di un aumento dei trapianti nell’ultimo quinquennio, si assiste ancora ad una difficoltà nell’aumento del numero dei donatori, fatto per cui, in Sicilia, sono ancora molti i pazienti in attesa di trapianto. Ben 456, ad esempio, quelli che attendono il trapianto del rene.
Di trapianti, donatori e necessità di diffondere la cultura del dono, si è parlato al Centro Congressi del Policlinico “Gaetano Martino”, durante un corso di formazione dedicato proprio alla donazione degli organi.
“In molti casi – ha detto Angelo Ugo Sinardi, direttore del Dipartimento UOC Anestesia e Rianimazione dell’AOU “Gaetano Martino” – il trapianto è l’unica alternativa di vita. Ma lo è anche nei casi in cui esistono alternative terapeutiche, perché nessuna terapia è in grado di garantire il livello di qualità di vita raggiungibile con il trapianto. La sopravvivenza dei pazienti trapiantati è, infatti, nettamente superiore a quella dei pazienti non trapiantati, e la vita, dopo un trapianto, ritorna quasi normale.
Molteplici, tuttavia, e di varia natura – ha chiarito Sinardi – rimangono le opposizioni, o la rinuncia, alla donazione, alimentate da dubbi di natura religiosa, dal culto del cadavere, confuso con quello del defunto, alla paura di errori diagnostici, alla disinformazione e mancanza di conoscenza, che continuano a suggerire confusione tra lo stato di coma e quello di morte cerebrale. Invece – sottolinea Sinardi – la maggior parte delle religioni incoraggia e ammette il trapianto e la donazione degli organi, tanto che Sua Santità, Papa Benedetto XVI, è iscritta all’AIDO, perché donare è un atto di carità nei confronti di chi ha bisogno”.
La necessità di organi da donare è segnalata dai numeri. Al mese di giugno 2011 (dati Sistema Informativo Trapianti) sono 9726, sul territorio nazionale, le persone in lista di attesa per trapianti di rene (7858), cuore (706), fegato (986) e polmone (176). Insieme ad una riduzione del 9,1%, rispetto al 2009, per trapianti effettuati, “dovuta – spiega Sinardi – all’aumento dell’età media dei donatori e alla diminuzione dei decessi dei pazienti cerebrolesi”.
Se, poi, tra Nord e Sud il numero dei potenziali donatori è simile, per quanto riguarda il numero di donazioni la forbice si allarga e il Sud appare in netto ritardo. Nel contesto siciliano, Messina rimane, comunque, tra le province più virtuose, “anche se è necessario accrescere il numero dei donatori – conclude Sinardi – agendo sulle abitudini culturali e le riserve mentali. Spiegando e facendo comprendere che donare un organo è donare la vita”.
Per favorire la sensibilizzazione sul tema della donazione degli organi, oltre al potenziamento dell’attività di comunicazione, il Policlinico di Messina inaugurerà, per il prossimo autunno, azioni informative rivolte ai medici del territorio e, soprattutto, al mondo giovanile.