Dal 7 luglio al 30 agosto trasformerà il promontorio affacciato sull'Ionio e sull'Etna in una grande officina culturale che affronterà i più scottanti temi dell'attualità
Quindici spettacoli, proposti dalle compagnie più interessanti che in questo momento sono presenti sui palcoscenici italiani ed europei, spaziando dalla commedia alla tragedia, dal melologo al cabaret, dalla ricerca alla commedia musicale. Una lezione sul tema dell’omosessualità ripercorsa attraverso l’arte di Caravaggio, la visione pasoliniana e le immagini taorminesi di Von Gloeden, icona del movimento gay mondiale, e un incontro sulla drammaturgia contemporanea a cura degli scrittori più rappresentativi di questi ultimi anni. Le guerre e il dramma dei migranti. L’accoglienza dei profughi. La malattia. Ma anche l’ironia e la risata. E’ la sintesi del cartellone teatro di Taormina Arte 2011, sezione diretta da Simona Celi e promossa dal Comitato Taormina Arte ( Mauro Passalacqua, Giovanni Ricevuto e Giuseppe Buzzanca) che dal 7 luglio al 30 agosto trasformerà il promontorio affacciato sull’Ionio e sull’Etna in una grande officina culturale che affronterà i più scottanti temi dell’attualità.
“Un doveroso omaggio alla drammaturgia europea” lo spietato viaggio che con “Grimmless” compiono nel mondo delle fiabe gli enfant terribile del teatro italiano, la coppia Ricci/Forte, il 7 luglio aprirà il cartellone al Palazzo dei Congressi. Sul palcoscenico Anna Gualdo, Valentina Beotti, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori, Anna Terio. Spettacolo “forte”, violento, provocatore, linguaggio crudo, corpi nudi imbrattati di sangue e vernici dorate e per questo vietato ai minori di 18 anni.
L’indomani, nella cornice mozzafiato del teatro antico, gala per Eduardo De Filippo, che qui , il 15 settembre del 1984, come ricorda Simona Celi, dettò il suo testamento culturale indicando le antiche colonne e la spettacolare cavea come il luogo magico per il teatro. “Padre Cicogna”, poemetto scritto nel 1969, è il canovaccio trasformato dal figlio Luca in filo conduttore di un racconto sinfonico per quattro voci, voce recitante e orchestra. L’ensemble è quello formato dai migliori allievi del Conservatorio “Corelli” di Messina che sarà diretta da Nicola Piovani.
Il 15 luglio, al teatro antico, la lectio magistralis del professore-attore Vittorio Sgarbi ideata proprio per la kermesse taorminese e dedicata al rapporto tra omosessualità e arte. Didattica e intrattenimento, sesso e drammaturgia. una lezione unica, uno spettacolo di cui nessuno conosce l’inizio e l’epilogo, la regola scenica e il percorso artistico ideato e interpretato ad un affabulatore d’eccellenza
Il cartellone proseguirà il 17 luglio, ancora nella cavea del millenario teatro greco-romano, con “Cannibardo e la Sicilia”: storia di Garibaldi e della Sicilia post-unitaria attraverso brani tratti dai romanzi storici di Andrea Camilleri. Una piéce, quella dello scrittore agrigentino, che traccia la breve parabola di un sogno, raccontando le speranze suscitate dallo sbarco dell’Eroe dei due Mondi in Sicilia. “Cannibardo e la Sicilia” è interpretato da Massimo Ghini, Mimmo Mignemi e Vincenzo Crivelli. La regia è di Giuseppe Dipasquale. La produzione è del Teatro Stabile di Catania.
Il 29-30 e 31 luglio vede finalmente la luce un progetto curato da tempo da Simona Celi, “Sicilia caput humanitas”, legato ai temi dell’accoglienza, dell’incontro tra culture diverse e dell’emigrazione in un’isola che alla contaminazione tra i popoli deve la propria cultura, il suo straordinario patrimonio artistico e che rappresenta, ora più che mai, la terra-simbolo dell’incontro tra le genti. Primo atto del trittico taorminese il 29 luglio, nel teatro di verdura del Parco Duca di Cesarò, uno dei lavori più famosi dell’attore Vincenzo Pirrotta: “Supplici a Portopalo”. Il giorno dopo, all’ombra delle palme del giardino di Palazzo Corvaja, che nel 1411 ospitò la prima riunione del parlamento siciliano, un incontro con lo stesso Pirrotta, Gabriele Vacis, Marco Baliani e Felice Cappa sulla drammaturgia civile; il 31 luglio, ritorno sulle tavole della villa comunale per la messa in scena di “Terra promessa! Briganti e migranti” di Baliani e Cappa.
Incastonato nel triplice esame sul dramma degli esuli e della speranza, il 30 luglio, alla villa Comunale, “Teresa la ladra”, uno dei personaggi più famosi di Dacia Maraini, interpretato sullo schermo da Monica Vitti e ora riproposto sulla scena da Francesco Tavassi con musiche originali di Sergio Cammariere. La ladruncola buffa e disgraziata che attraversa la storia d’Italia degli anni Venti fino ai ’70, è Mariangela D’Abbraccio, accompagnata da una formazione di cinque musicisti suggerita dallo stesso cantautore calabrese, avvalendosi di alcune funamboliche trasformazioni appositamente preparate dal “magico” Arturo Brachetti.
Un tema doloroso come quello dell’alzheimer è il protagonista di “Parole mute”,
presentato il 4 agosto al Parco Duca di Cesarò, un progetto speciale organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Malati di Alzheimer diretto da Francesca Vitale e con le voci fuori campo di Ottavia Piccolo e Paolo Bonacelli. Regia di Lamberto Puggelli. Al pianoforte Fabrizio Puglisi. Uno spettacolo tenero, ironico, divertente e commovente al tempo tesso, di grande attualità.
Il 6 agosto, ancora alla villa, la prima nazionale di “Lady Gray”, una riflessione sull’identità femminile di Will Eno finalista del Premio Pulitzer sezione Teatro 2005, con Isabella Ragonese. Un omaggio che Taormina arte rende a un’attrice siciliana tra le più celebrate nel cinema italiano e internazionale.
Spazio all’intreccio tra teatro classico e cabaret l’11 agosto con “Poco, poco… Show” di Valter Lupo (che cura anche la regia) e Francesca Reggiani che metterà in scena nel giardino comunale un esilarante quanto realistico spaccato di quotidianità, qualità e incongruenze celate nella “normalità” (“La vita reale lascia sempre più spazio a quella da reality” e “gli schermi dei televisori sono sempre più piatti perché dentro non c’è niente”).
Il 20 agosto, ancora alla villa, in collaborazione con la Regione Calabria, “Radio Argo – on air” di Igor Esposito diretto ed interpretato da Peppino Mazzotta, il “Fazio” della serie tv “Il commissario Montalbano”, che affronta personaggi complessi come la dinastia degli Atridi.
Tre giorni dopo, sempre al Parco Duca di Cesarò, la prima nazionale di “Jazzirat El Ahlam”, spettacolo nato dal gemellaggio con il Festival internazionale del Teatro di Casablanca e con il Festival Internazionale del teatro di Marrakesh. Una coinvolgente pièce con testi tratti dai versi del poeta siracusano del 1056 Ibn Hamdis, musiche e danze marocchine, che trae lo spunto dalla riscoperta delle radici arabe dell’anima siciliana.’’
Il 25 agosto, alla villa comunale, la prima nazionale dell’ “Amleto”, adattato e diretto da Maria Grazia Cipriani con Alex Sessatelli, Elsa Bossi, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Giacomo Pecchia, Carlo Gambaro e Andrea Jonathan Bertolai. Una produzione del Teatro del Carretto, una realtà italiana con la proiezione più importante in Europa.
La chiusura del cartellone è affidata il 27 agosto, al teatro antico, alla tappa siciliana della ripresa estiva di “Panariello non esiste” e il 30 agosto, alla villa comunale, a “Figaro e il barbiere”, una proposta in versione cameristica del “Barbiere” rossiniano ideata da Roberto Fabbriciani con Elio (de “le storie tese”), lo stesso Fabbriciani al flauto, Fabio Battistelli al clarinetto e Massimiliano Damerini al pianoforte.