I problemi della Sezione Infortunistica: carenza di personale e mancanza di un numero diretto

I problemi della Sezione Infortunistica: carenza di personale e mancanza di un numero diretto

I problemi della Sezione Infortunistica: carenza di personale e mancanza di un numero diretto

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domenica 10 Luglio 2011 - 08:36

Il commissario Marzo spiega le difficoltà logistiche ed organizzative della sezione che dirige ed auspica l’arrivo di nuovi agenti

Gli incidenti stradali sono all’ordine del giorno ed il territorio da coprire si estende da Ponte Schiavo a Ponte Gallo, vale a dire da Giampilieri ad Ortoliuzzo. Il lavoro dei vigili urbani della Sezione Infortunistica , a cui è demandato il compito del rilevamento dei sinistri che si verificano nel perimetro comunale , è dunque tutt’altro che semplice. In primis, per la carenza, divenuta ormai cronica, del personale addetto agli interventi in strada. Ad illustrarci le difficoltà ed i “salti mortali” a cui spesso sono costretti gli agenti dell’Infortunistica, è il responsabile della sezione, il commissario Salvatore Marzo. Figlio di un agente di Polizia Municipale, il tenente Marzo ha nel cuore la divisa del Corpo dei Vigili Urbani, nei confronti del quale sente un profondo senso di appartenenza; tuttavia, questo non gli impedisce di analizzare razionalmente la difficile condizione in cui opera la sezione infortunistica della Polizia Municipale di Messina, ospitata nello stesso edificio che accoglie la sede della seconda circoscrizione, ubicato nelle immediate vicinanze dello Stadio San Filippo.
La squadra della Sezione Infortunistica è attualmente composta da 10 addetti ai servizi esterni, che intervengono cioè nei luoghi degli incidenti, i quali si alternano su tre turni effettivi ed uno, quello notturno, di reperibilità, con una copertura di 24 ore. In totale, sono 17 le unità di personale in forza alla sezione, ma gli altri sette agenti svolgono lavoro “d’ufficio”, altrettanto importante – spiega il commissario Marzo – per smaltire le numerose pratiche in entrata ed in uscita e curare i rapporti con le altre Istituzioni, ad esempio la Prefettura.
Il lavoro principale, comunque, è quello che si svolge in strada, in caso di sinistri. «Il nostro intervento – chiarisce il commissario Marzo – è generalmente sollecitato dai centralini dei numeri d’emergenza 112, 113 e 118 oppure dalla centrale operativa dei vigili urbani. Purtroppo, infatti – continua il responsabile della Sezione Infortunistica – nonostante i ripetuti solleciti all’Amministrazione comunale ed al Comando dei vigili urbani – non ci è stata ancora concessa, in attesa di un numero telefonico nazionale, l’attivazione di un numero verde diretto, grazie al quale potremmo entrare direttamente in contatto con i cittadini che segnalano eventuali incidenti e capire se è necessario o meno il nostro intervento sul posto». Come spiega ancora il Commissario Marzo, «gli agenti della sezione infortunistica dovrebbero intervenire solo in caso di incidenti gravi, ma il più delle volte, proprio perché la segnalazioni giungono in maniera indiretta, non abbiamo la possibilità di verificare la gravità del sinistro ed arriviamo in luoghi in cui basterebbe l’intervento dei vigili urbani». Il commissario Marzo non sminuisce certo il ruolo degli agenti di Polizia municipale “semplici”, ma sottolinea che esistono differenti competenze tra loro e gli agenti della Sezione Infortunistica, ai quali «competono anche atti di polizia stradale e giudiziaria».
Differenti, naturalmente, anche gli strumenti a disposizione, che nel caso della Sezione infortunistica sono tutti “concentrati” nel classico furgoncino bianco, appositamente dotato di etilometro; rilevatore di distanza; satellitare; computer e collegamento telematico per accedere alla banca dati. Insomma, un vero e proprio ufficio mobile con a bordo tutta la strumentazione utile ad effettuare in maniera precisa e dettagliata i rilevi in caso di incidente. In realtà – come chiarisce il Commissario Marzo – i furgoncini a disposizione della Sezione Infortunistica sarebbe due, ma l’altro è fermo in deposito e viene utilizzato solo nel caso in cui l’ “Alfa 81” deve sottoporsi ad ordinaria o straordinaria manutenzione. Il motivo? Presto spiegato: impossibile riuscire a mandare in strada due pattuglie, sebbene si verifichino giornate in cui sarebbe necessario utilizzarli entrambi.
Nonostante le evidenti difficoltà organizzative e logistiche della sezione Infortunistica della Polizia Municipale di Messina, nelle parole del commissario Marzo c’ è più speranza che rassegnazione:« mi auguro – conclude – che con l’arrivo di nuove forze nel Corpo si possa provvedere a colmare i vuoti di personale nella nostra sezione». (Danila La Torre)

5 commenti

  1. Beh probabilmente il Commissario Marzo sorvola sull’organico delle altre sezioni della Polizia Municipale di Messina che è identico se non peggiore rispetto a quello dell’infortunistica che nonostante tutto riesce, anche in carenza di organico, a rilevare tutti gli incidenti gravi e non che si verificano sulle strade comunali.

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  2. se poi a tutto questo aggiungiamo la mancanza di conoscenza la frittata è fatta

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  3. tanto ora vengono i contrattisti a darvi manforte no?!

    gente di elevato senso del dovere con tanta voglia di lavorare saltami addosso…

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  4. Ci sono tanti giovani con una laurea e sono disoccupati. Il Comune, bandisca un concorso e ricopra gli organici incompleti. Avremmo certamente più controlli nelle strade e sicuramente più ordine. Basta solo un gesto di buona volontà.

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  5. PlacidoRizzotto 11 Luglio 2011 10:11

    viste le grossissime incongruenze e i notevoli errori riportati dall’autrice dell’articolo ci terrei a precisare alcune cose (se il mio intervento non sarà censurato): i cosiddetti “vigili semplici” pur non appartenendo all’elitaria squadra infortunistica, rilevano centinaia di incidenti all’anno (compresi quelli mortali e con prognosi riservate)con professionalità se non maggiore, pari a quella degli appartenenti alla sezione infortun.essendo anche loro a tutti gli effetti (e non come l’articolo fa intravedere) agenti di polizia stradale e agenti di polizia giudiziaria, senza alcuna differenziazione giuridica. Anzi vorrei dire che vista l’effettiva esiguità della sezione in oggetto e la conseguente indisponibiltà i “vigili semplici” (che poi sono parimenti ispettori principali di PM)sono costretti ad effettuare i rilievi con una semplice “carpettina” non avendo a disposizione sui luoghi dei sinistri i mezzi tecnici della sez.infortunistica (il furgone dell’ispettore Gadget di cui si parla nell’articolo)ma nonostante questo,con l’esperienza e la professionalità riescono a sopperire dando all’utenza un servizio che si può classificare come tecnicamente valido. La carenza di organico della PM di Messina è nota a tutti, ma investe tutte le sezioni e reparti che si occupano di viabilità, con tutto ciò che ne consegue per gli operatori costretti a turni divenuti quasi insopportabili (domeniche..festivi…notturni..). l’infortunistica è “UNA” sezione viabile specialistica, ma non perchè abbia una visibilità mediatica maggiore debba essere considerata una “Elite” da tenere (…capisci a mme!) in considerazione in maniera maggiore rispetto alle altre

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