L’Amam ribadisce il perfetto funzionamento del depuratore di San Saba ma alla luce delle segnalazioni sta effettuando ulteriori controlli per scovare eventuali allacci abusivi
Le segnalazioni non sono rimaste inascoltate. Le richieste di controlli arrivate dagli abitanti di Rodia e S. Saba hanno spinto l’Amam a indagare più a fondo sulle cause della melma marrone che ogni giorno si presenta nelle acque dell’estrema riviera nord.
Pochi giorni fa avevamo raccolto l’esasperato appello dei residenti della zona che avevano documentato con foto giornaliere lo scempio a cui sono costretti ad assistere quotidianamente.
Avevamo contattato l’Amam che aveva garantito il buon funzionamento del depuratore di S. Saba. E oggi la stessa Amam annuncia di aver eseguito controlli ulteriori sul depuratore che opera nella zona e che risulta in perfette condizioni.
Ma c’è di più. L’Azienda sta effettuando, oltre alla routinaria attività di controllo, ulteriori campionature sulla qualità delle acque e verificando l’esistenza di eventuali scarichi a mare abusivi da cui possano derivare appunto le sostanze riscontrate.
I tecnici di Amam hanno proceduto a controlli specifici e ulteriori rispetto ai consueti, in esito ai quali non si riscontra, come si diceva prima, alcun malfunzionamento dell’impianto di depurazione.
Nei giorni scorsi, inoltre, sono stati prelevati campioni per le analisi delle acque, a garanzia della salute pubblica e per indagare l’origine e la natura della presenza anomala di sostanze surnatanti nell’area costiera indicata, i cui esiti si attendono nei prossimi giorni.
Domani, venerdì 21 giugno, si procederà alle ulteriori campionature rientranti nelle attività routinarie di monitoraggio e controllo, estese anche alle acque marine, così come previste nella pianificazione che Amam effettua, cosi come prevede la legge regionale che impone l’analisi periodica delle acque costiere entro i 100 metri dalla battigia.
Non c’entra niente il depuratore di San Saba. I liquami provengono, per intenderci, dalla zona lato Acqualadroni. È da quelle parti, quindi, che occorre controllare. Del resto basta seguire la scia della melma …….
sono ormai anni che tutta la zona, da rometta a san saba ed oltre sicuramente, è invasa da questi liquami, e rifiuti vari…a dire di tante persone gli scarichi sono stati fatti troppo vicini alla costa e i rifiuti arrivano quindi facilmente a riva…. tutta quella zona ormai una zona da evitare se si vuole andare a farsi un bagno a mare… una situazione sotto gli occhi di tutti ma che nessuno probabilmente vuole prendersi l’onere di approfondire per non scontrarsi con qualche potente….
C’è il pescecane, il pescegatto e… il pesceratto 🙂
Ho assistito alla costruzione della Condotta del depuratore di Santo Saba in contrada Mella le bocche di uscita distano circa 1800 metri da Riva e ad una profondità di 48 m secondo il mio punto di vista Il problema sta nel verificare se quello che viene scaricato a quella distanza e a quella profondità è perfettamente depurato , uno due scarichi abusivi non possono provocare tutto questo macello se il depuratore è sottodimensionato il surplus durante il periodo estivo Come viene smaltito