Messina- De Luca, da "primo della classe" fa tutto lui al punto da rendere impossibile dare i voti ai suoi assessori
Così come con la giunta Accorinti anche con quella di De Luca avremmo voluto stilare le “pagelle” degli assessori promossi, bocciati o rimandati a settembre dopo il primo anno di mandato.
Ci siamo però resi conto che il “capoclasse”, ovvero il sindaco, ha reso impossibile questo compito. Fosse stato per Cateno più che per gli esami di fine anno si sarebbe presentato per sostenere da esterno 5 anni in uno e puntare al master. De Luca si sente non solo il capoclasse ma anche il professore, il segretario, il bidello, il preside ed il genitore che viene ad informarsi su come va il proprio figlio.
Ogni giorno fa i suoi compiti, fa quelli degli altri, li corregge, assegna i compiti per casa, interroga a saltare gli assessori sul programma per il Comune di Messina e sui programmi degli anni precedenti a Fiumedinisi e Santa Teresa di Riva, li manda alla lavagna per rifare il bilancio di tutte le ex Province della Sicilia e della Sardegna e gli fa anche ripetizioni al pomeriggio. Esige che i compiti in classe prima di essere presentati alla città passino dal suo controllo anche nelle virgole e così non si sa mai quanta sia farina del suo sacco e quanta di quello degli altri, errori compresi.
Insomma, ogni decisione passa dal volere del leader maximo come se nessuno di loro possa vivere di vita propria o rischiare di fargli ombra.
Quindi non possiamo bocciare o rimandare qualche assessore che magari paga per errori o dimenticanze di De Luca, sebbene il sindaco ultimamente abbia vere e proprie amnesie. Nei suoi blitz per le ville e spazi verdi ad esempio, dimentica che da un anno l’amministrazione è la sua, responsabilità compresa. Non è il fato avverso né sono stati i folletti delle fiabe a lasciare nel degrado alcune zone.
Insomma siamo impossibilitati a stilare le pagelle perché il sindaco ha preferito una giunta di Avatar.
Fatte queste premesse sicuramente avremmo promosso il vice sindaco Salvatore Mondello che è il dottor Jeckyll di De Luca, l’esatto opposto, anche caratterialmente, del sindaco. Riesce a mantenere i nervi saldi anche mentre De Luca, vestito da Nerone appicca il fuoco a Palazzo Zanca. Si racconta che in un momento di massima ira abbia sollevato un sopracciglio, ma non vi sono prove. Sul risanamento ha fatto un lavoro certosino e paziente combattendo contro lentocrazia e burontocrati. Non ha mai fatto un annuncio né una promessa, ma lavora sodo. Carlotta Previti è la formica della squadra e merita la promozione perché è riuscita a recuperare risorse pure dai sassi, ma siccome tra Pon, Poc, Fondi e varie “parla difficile” il suo lavoro non è visibile. Dafne Musolino da assessore si è mossa bene e tiene testa ad ambulanti ed esercenti, ma l’essere stata portata in processione per due mesi tipo “Madonna muta” l’ha danneggiata sul piano dell’immagine.
Sugli altri assessori (Massimo Minutoli, Enzo Trimarchi, Alessandra Calafiore, Pippo Scattareggia) abbiamo difficoltà ad esprimerci o perché lavorano sotto traccia talmente bene che non si vedono o perché lo zampino del sindaco onnipresente li sta danneggiando. Sia che siano finiti al centro di polemiche, sia che non abbiano fatto gesta eclatanti o non siano stati incisivi il dubbio è che De Luca non li abbia messi nelle condizioni di sbagliare o riuscire da soli. Non volevamo promuoverli, bocciarli o rimandarli “ a loro insaputa” e aspettiamo i prossimi passi.
(l’articolo è frutto di un’analisi dell’intera redazione)
Sta di fatto che non avete trovato motivi validi per attaccare questa giunta, che sicuramente avrà dei difetti, ma lavora sodo . P.S. Non ho votato De Luca
Purtroppo in italia chi lavora é soggetto alle critiche, i nullafacenti non rischiano nulla…